EMANUELA ORLANDI ERA INCINTA E FU PORTATA A LONDRA AD ABORTIRE? – IL DUBBIO LO INSTILLA IL FRATELLO, PIETRO, CHE A “VERISSIMO” MOSTRA UNA PRESUNTA LETTERA DEL CARDINALE UGO POLETTI, DATATA FEBBRAIO 1993, NELLA QUALE SI ACCENNA ALLA NECESSITÀ DI TROVARE: "UNA SOLUZIONE IMMEDIATA DEL PROBLEMA TOTALMENTE INASPETTATO E INDESIDERATO. ANCHE UN FETO ALL'INTERNO DEL GREMBO MATERNO POSSIEDE UN'ANIMA” – L'OMBRA DELLA PEDOFILIA E LA "PISTA INGLESE" NEL CASO DELLA RAGAZZA RAPITA A ROMA NEL 1983 - I DOCUMENTI SCODELLATI DA EMILIANO FITTIPALDI NEL 2017…


Estratto da www.repubblica.it

 

EMANUELA ORLANDI

Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela, torna sulla pista londinese per il caso della sorella scomparsa. Parlando a Verissimo su Canale 5 riferisce: "Una persona mi ha contattato un po' più di un anno fa", una persona che ha detto di essere "vicina agli ambienti dei Nar" e che gli ha detto di avere visto Emanuela a Londra, perché era in un appartamentino vicino al suo gestito dagli Scalabriniani.

 

"Secondo me è una pista veritiera", ha detto Pietro che ha ricevuto da questa persona una lettera del cardinale Ugo Poletti inviata il 1° febbraio del 1993 all'ex Segretario di Stato Gb. Nella lettera letta in tv, attribuita dalla persona che l'ha data a Pietro al card. Poletti, il porporato accenna "alla soluzione immediata del problema totalmente inaspettato e indesiderato". E aggiunge che "è di vitale importanza che la signorina Orlandi rimanga viva e in salute".

 

IL DOSSIER DEL VATICANO SU EMANUELA ORLANDI

Si fa riferimento poi al fatto che "anche un feto all'interno del grembo materno possieda un'anima". Per Pietro questa lettera "fa sembrare" che Emanuela era incinta e che poi è stata ricoverata per interrompere la gravidanza, "questo è quello che mi farebbe capire quella persona".

 

E che per fare questo "il Vaticano aveva chiesto l'aiuto dello Stato inglese". Ma questo nuovo interlocutore di Pietro Orlandi "è scomparso, ha cancellato tutti gli account, spero che la procura di Roma o la commissione parlamentare lo cerchino".

 

Pietro dice che per ricontattarlo avrebbe anche cercato Fioravanti, "non sono riuscito a rintracciarlo", e Carminati "che però non vuole incontrarmi". Pietro vuole rintracciarlo perché "da domani qualcuno dirà che questa lettera è falsa". Porta l'intestazione del Vicariato ma "nel '93 il cardinale Poletti non era più vicario di Roma". Ma Pietro Orlandi su questo ha una spiegazione: "Mi è stato detto che all'epoca, per documenti particolari, venivano inserite delle cose, per cui se fossero diventate pubbliche si poteva dire che era un falso".

EMANUELA ORLANDI

 

Poi nei confronti del procuratore vaticano Alessandro Diddi aggiunge: "Mi auguro che papa Francesco prenda dei provvedimenti nei confronti di questa persona che non si sta comportando nel modo più giusto". […]

 

“HO LE PROVE CHE EMANUELA ORLANDI SIA PASSATA PER LONDRA” – PIETRO, FRATELLO DELLA RAGAZZA RAPITA A ROMA NEL 1983, CREDE CHE I DOCUMENTI SCODELLATI DA EMILIANO FITTIPALDI NEL 2017 (E BOLLATI COME FALSI DAL VATICANO) SIANO VERI – NEL DOSSIER VENGONO RIPORTATE LE SPESE SOSTENUTE DALLA CHIESA “RELATIVE ALLA CITTADINA EMANUELA ORLANDI”, TRA LE QUALI “VITTO E ALLOGGIO” IN UN OSTELLO RELIGIOSO A LONDRA. L’ULTIMA VOCE, DA 21 MILIONI DI LIRE, DEL RENDICONTO È: “TRASFERIMENTO PRESSO STATO CITTÀ DEL VATICANO, CON DISBRIGO PRATICHE FINALI...."

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-ho-prove-che-emanuela-orlandi-sia-passata-londra-rdquo-348449.htm

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