EPPUR SI MUOVE – LA NAVE EVER GIVEN CHE HA BLOCCATO IL CANALE DI SUEZ PER QUASI UNA SETTIMANA HA INIZIATO A MUOVERSI! - LA NAVE HA INIZIATO A “GIRARE”, MA ANCORA NON GALLEGGIA - IN TOTALE QUASI 400 NAVI SONO RIMASTE BLOCCATE, CON MERCI CHE VALGONO ALMENO 8 MILIARDI DI DOLLARI. MA IL CONTO AUMENTA A 10 SE SI TIENE CONTO DI TUTTI I COSTI DIRETTI E INDIRETTI – VIDEO
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1 – SUEZ: PORTACONTAINER INCAGLIATA HA INIZIATO A MUOVERSI
(ANSA-AFP) - IL CAIRO, 29 MAR - La nave portacontainer Ever Given lunga 400 metri che ha bloccato il Canale di Suez per quasi una settimana ha iniziato a muoversi, secondo quanto riportano stamattina i siti web di osservazione del traffico marittimo. (ANSA-AFP).
Vesselfinder e Myshiptracking evidenziano come la poppa della nave, che pesa più di 200.000 tonnellate, si sia allontanata dalla riva occidentale del canale. L'Autorità del Canale di Suez (Sca) ha detto stamani che "le manovre di traino per rimettere a galla la nave portacontainer Ever Given sono iniziate con l'ausilio di 10 rimorchiatori giganti".
La compagnia di servizi marittimi Inchcape ha annunciato da parte sua che la nave è stata "rimessa a galla", secondo quanto riportano diversi media. La Ever Given era rimasta bloccato da martedì in diagonale attraverso il canale, ostruendo completamente il corso d'acqua di circa 300 metri di larghezza, uno dei più trafficati al mondo.
Il Canale di Suez, lungo circa 190 km, gestisce circa il 10% del commercio marittimo internazionale e ogni giorno di fermo causa ritardi e costi significativi. In totale, quasi 400 navi sono rimaste bloccate alle estremità e al centro del canale che collega il Mar Rosso al Mar Mediterraneo, secondo Sca. Almeno una dozzina di rimorchiatori e draghe per aspirare la sabbia da sotto la nave sono stati mobilitati durante le operazioni.
2 – SUEZ: PORTACONTAINER INIZIA A 'GIRARE', MA NON A GALLA
(ANSA-AFP) - TOKYO, 29 MAR - La nave Ever Given rimasta incagliata nel Canale di Suez ha iniziato a "girare", ma non galleggia ancora: lo ha reso noto l'armatore della stessa portacontainer.
3– SUEZ, RISCHIO DI RINCARI E SPECULAZIONI "IL PETROLIO PUÒ SCHIZZARE A 150 DOLLARI"
Luigi Grassia per “la Stampa”
L' Autorità che gestisce il Canale di Suez le sta provando tutte per disincagliare la nave Ever Given, che si è messa di traverso paralizzando il traffico, in una delle vie d' acqua più trafficate del mondo. Ieri sera erano già stati dragati 27 mila metri cubi di sabbia, per facilitare il lavoro dei rimorchiatori, ma senza successo.
Nella notte era previsto un altro tentativo con un rimorchiatore italiano, e in alternativa si predisponeva lo sbarco dei container. Lloyd' s List valuta in 8,12 miliardi di euro il valore delle merci bloccate, sommando il carico delle 369 navi in coda.
Ma tenendo conto di tutti i costi diretti e indiretti, il colosso assicurativo Allianz stima fra i 6 e i 10 miliardi di dollari al giorno le perdite per l' economia globale dovute al blocco. Non vanno dimenticati gli animali su una decina di navi che trasportano bestiame: rischiano la morte per la lunga attesa.
Quanto all' impatto sui consumatori, in Italia e nel resto del mondo, si ipotizza l' aumento di prezzo di vari beni, come ad esempio i telefonini , per la penuria di componenti o di prodotti finiti dalla Cina, ma potrebbe mancare persino la carta igienica, non perché la importiamo attraverso Suez, ma perché l' incidente ha colpito un mercato globale già carente di navi e di container, e i primi trasporti a essere tagliati saranno i meno essenziali, come quello della pasta di legno dal Sud America all' Europa.
Un effetto già percepibile è l' aumento del prezzo del petrolio, che di norma passa in grandi quantità da Suez; il blocco provoca il rincaro dei carburanti e in prospettiva di tutte le merci trasportate su gomme.
Dopo il Covid assistiamo al secondo colpo a una globalizzazione che dimostra la sua fragilità?L' economista Giulio Sapelli getta acqua sul fuoco: «No - dice alla Stampa - si tratta di speculazioni di pochi giorni, non prevedo effetti a lungo termine. A meno che...». Sapelli non è un complottista, ma nota che «questo incidente è ben strano. Quando entriamo nel parcheggio di un supermercato la nostra auto è guidata col Gps da un satellite, e invece quella nave si va a incagliare?». Che cosa sospetta? «Spero che l' inchiesta tolga ogni dubbio. L' incidente è un duro colpo alla Via della Seta marittima fra Cina e Germania».
Anche Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, al telefono non prevede contraccolpi durevoli sui consumatori, ma aggiunge: «Se questo incidente si ripetesse l' anno prossimo le conseguenze sarebbero molto più pesanti.
Perché nel 2022, con la ripresa economica, i consumi mondiali di petrolio torneranno sopra i 100 milioni di barili al giorno, come nel 2019, e si farà sentire la mancanza di investimenti negli idrocarburi, per centinaia di miliardi, che ha colpito il mercato in questi anni di greggio a basso prezzo. Il mercato del greggio sarà in tensione, e se arriverà un' altra botta come quella di Suez il barile schizzerà a 100 o a 150 dollari».