ERA ORA! LO STATO RISPONDE AI CASAMONICA - A ROMA, LA POLIZIA HA SGOMBERATO LA VILLA DI PROPRIETA' DI GIUSEPPE CASAMONICA, UNO DEGLI ESPONENTI DELLA FAMIGLIA CRIMINALE DI ORIGINE SINTI - GLI AGENTI HANNO ESEGUITO L'OPERAZIONE IN SEGUITO ALLA SENTENZA DELLA CASSAZIONE, CHE HA STABILITO LA CONFISCA E IL PASSAGGIO DELL'IMMOBILE ALLO STATO - LE INDAGINI, RISALENTI AL 2022, AVEVANO RIVELATO LE... - VIDEO
-Federica Pozzi per "il Messaggero"
Colonne e statue di marmo, grandi lampadari in cristallo e oro. Non è l'interno di un palazzo in stile barocco, ma l'arredamento della storica villa con piscina del clan Casamonica, in via Flavia Demetria 90, in zona Romanina, sgomberata ieri mattina dagli agenti del vicino commissariato, della Squadra Mobile e della divisione Anticrimine. In casa, di proprietà di Giuseppe Casamonica, tra i destinatari della sentenza della Corte di Cassazione che ha definito il clan «associazione mafiosa» lo scorso 16 gennaio, alcuni componenti della famiglia non colpiti dalle recenti condanne.
A parlare dello sgombero anche il sindaco Roberto Gualtieri che ieri mattina, durante la conferenza stampa in Campidoglio sulla Giornata delle vittime innocenti delle mafie, si è complimentato con le forze dell'ordine per il loro operato.
[…] la villa, già confiscata nel 2022 […] è ora nelle mani dell'Agenzia per i beni confiscati. «Vorrei ringraziare le forze dell'ordine che hanno sgomberato i Casamonica della loro villa. Va individuato e colpito l'aspetto economico e poi far vedere che questi beni vengono affidati alla comunità», ha commentato il sindaco Gualtieri. […] La sentenza della Cassazione dello scorso gennaio, oltre a stabilire che il clan è una «associazione mafiosa» e a confermare le condanne per i suoi esponenti, arrivate dopo le operazioni "Noi proteggiamo Roma", "Gramigna" e "Gramigna bis", aveva stabilito in via definitiva anche la confisca della villa di via Demetria.
IL PROVVEDIMENTO
Lo sgombero quindi è arrivato dopo approfondite indagini e diverse sentenze. Prima il sequestro disposto dal tribunale nel giugno 2020, quando diversi componenti del clan erano stati arrestati. Quindi nel luglio 2021 la condanna con rito abbreviato, tra gli altri, di Guerrino e Christian Casamonica, rispettivamente a 10 anni e 2 mesi di reclusione e a 8 anni, con le accuse di associazione mafiosa, usura, estorsione, intestazione fittizia di beni. Giuseppe Casamonica, invece, nel settembre dello stesso anno era stato condannato a 20 anni e mezzo di carcere.
Nel corso delle indagini era emersa una forte sproporzione tra i beni dei membri del clan e i redditi dichiarati, che aveva dato vita agli accertamenti contabili, i quali hanno poi portato al provvedimento di confisca disposto dalla sezione Misure di Prevenzione del tribunale di Roma nel febbraio del 2022, in cui rientravano numerose proprietà, per un valore di 20 milioni di euro, di Giuseppe, del figlio Guerrino, detto Pelè, e di Christian Casamonica. Tra questi vi erano anche il lussuoso immobile in via Demetria, Villa Sonia di Guerrino, e un'altra abitazione a Monterosi, in provincia di Viterbo.