EUROPA ANTI-LOCKDOWN - BELGIO, OLANDA, AUSTRIA, UNGHERIA: IN TUTTO IL CONTINENTE IERI SONO SCESE IN PIAZZA MIGLIAIA DI PERSONE CONTRO LE RESTRIZIONI PER LA PANDEMIA - A BRUXELLES CI SONO STATI 488 ARRESTI, TRA CUI ANCHE ULTRAS ARMATI DI COLTELLI E BENGALA CHE COME AL SOLITO VOLEVANO APPROFITTARE DELLE MANIFESTAZIONI PER FARE UN PO’ DI CACIARA...
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Aumentano la tensione e la frustrazione in Europa contro le restrizioni anti coronavirus. In diverse capitali, migliaia di no-vax e negazionisti hanno sfidato i divieti per protestare contro quelle che ritengono norme troppo oppressive e limitanti della libertà personale.
BELGIO
Ieri a Bruxelles, dove è stato introdotto il coprifuoco notturno e disposta la chiusura di bar e ristoranti, erano in programma due manifestazioni, vietate dalle autorità per i rischi legati all' aggressività delle nuove varianti del Covid. Centinaia di persone, rispondendo agli appelli sui social, si sono date appuntamento alla stazione centrale e alla gare du Nord.
Ad attenderle c' era un vasto schieramento di agenti in assetto anti-sommossa, che ha sgomberato le piazze ed eseguito numerosi fermi: 488. Tra loro anche ultrà di calcio, venuti in città armati di coltelli e bengala. Un altro raduno è stato disperso all' Atomium.
OLANDA
Nella vicina Olanda ci sono stati cortei in diverse città, tra cui Amsterdam, nella centrale Museumplein. La polizia ha rimandato a casa circa 600 persone e ne ha arrestate una trentina. Niente di paragonabile alla guerriglia dei giorni scorsi in tutte le grandi città e in centri minori.
AUSTRIA
Più pesante la situazione a Vienna, dove si sono verificati scontri con la polizia in tenuta antisommossa durante una manifestazione, non autorizzata, dell' estrema destra. Erano circa cinquemila nella piazza del centro, vicina agli uffici del cancelliere Kurz e del presidente Van der Bellen.
Le autorità avevano vietato numerose proteste programmate per lo scorso fine settimana, inclusa quella del Partito della Libertà, sottolineando come nella maggior parte dei casi i manifestanti non rispettassero le regole sul distanziamento sociale. Il 26 dicembre l' Austria è entrata nel suo terzo lockdown nazionale, con negozi non essenziali e molte altre attività chiuse. Ieri la polizia ha impedito al corteo, composto anche da neonazisti, di sfilare per i viali del Ring ed ha fermato diverse persone. L' ultradestra del Fpoe aveva promosso la protesta, definendo il terzo lockdown imposto dal governo dei popolari e dei verdi «scandaloso».
UNGHERIA
A Budapest la polizia ha disperso la folla a una manifestazione, dove i lavoratori del settore dell' ospitalità, uno dei più in difficoltà del paese, hanno invocato la disobbedienza civile e un ripensamento delle restrizioni durante il lockdown.
All' iniziativa hanno preso parte anche proprietari e lavoratori dei ristoratori. Nella capitale ungherese almeno 100 locali hanno annunciato che riapriranno, nonostante il governo abbia minacciato multe salate.