EVASIONI PER NULLA INNOCENTI – DORIAN PETOKU, IL NARCOTRAFFICANTE ALBANESE CHE FACEVA PARTE DELLA BANDA DI “DIABOLIK” FABRIZIO PISCITELLI, È SCAPPATO DALLA COMUNITÀ A CUI ERA STATO ASSEGNATO IN PROVINCIA DI CASERTA E SI È TOLTO IL BRACCIALETTO ELETTRONICO – CONDANNATO A 12 ANNI NELL'INCHIESTA "GRANDE RACCORDO CRIMINALE", HA TRASCORSO UN ANNO IN CARCERE, OTTENENDO POI IL TRASFERIMENTO IN UNA STRUTTURA TERAPEUTICA, NONOSTANTE IL PARERE CONTRARIO DELLA PROCURA ROMANA – POTREBBE ESSERE GIÀ IN KOSOVO, AI CONFINI CON LA MACEDONIA…
-Estratto dell’articolo di Alessia Marani per “Il Messaggero”
Dorian Petoku, il narcotrafficante albanese evaso dalla comunità "Il Rifugio" di Sessa Aurunca, nel Casertano, potrebbe avere già riparato in Kosovo, ai confini con la Macedonia, con lo scopo di rientrare in madrepatria con documenti falsi. È una delle piste battute dagli inquirenti della Procura di Roma che dall'altro venerdì, giorno della sua rocambolesca fuga, sono sulle sue tracce.
"Dori" l'ex socio di Diabolik - al secolo Fabrizio Piscitelli ucciso con un colpo alla nuca nel Parco degli Acquedotti il 7 agosto 2019 - era stato estradato non senza difficoltà dal suo Paese d'origine nel 2021.
Portato finalmente in carcere in Italia, ottenne nel 2022 di essere assegnato alla comunità per tossicodipendenti. Struttura da cui si è dileguato sganciando il braccialetto elettronico come in un gioco da ragazzi.
[…] potrebbe avere già intrapreso la rotta per i Balcani sulle orme di un piano ben studiato dai suoi sodali legati alla mafia albanese cresciuta all'ombra dei "maestri" nostrani, replicandone le gesta fino a garantirsi un posto egemone nello scacchiere criminale europeo, «seconda solo alla Ndrangheta», come certificato dalle ultime proiezioni della Dia, la Divisione investigativa antimafia, che segue i flussi e l'investimento speculativo dei capitali illeciti.
Le telecamere della comunità non hanno restituito elementi utili al Gico della Guardia di Finanza impegnata nelle ricerche del latitante. Di sicuro si è avvalso di complici.
Petoku era stato condannato a 12 anni nell'ambito dell'inchiesta "Grande Raccordo Criminale" che, nel 2019, portò all'arresto di 65 persone. A capo del gruppo vi era Fabrizio Fabietti e, l'ormai defunto, Piscitelli da sempre in rapporti con il clan ddi origine campana dei Senese. Tra i 65 compariva anche Fabrizio Capogna, personaggio di spicco tra coloro che "spingevano" la droga nella Capitale e che, a metà novembre, ha deciso di collaborare con la Procura di Roma nelle indagini sul traffici di cocaina degli albanesi e della "batteria" di Leandro Bennato, in parte coinvolta nell'omicidio del "Diablo".
[…] Petoku in Albania conterebbe su appoggi garantiti dall'influenza ancora forte del cugino Arben Zogu, già arrestato nell'operazione "Brasile low cost", appoggi pronti a corrompere le persone giuste per ottenere ogni lasciapassare.
Intanto, ieri, Maria, l'anziana mamma di Piscitelli che da quattro anni attende di conoscere la verità sull'omicidio del figlio, ha scritto al ministro della Giustizia Carlo Nordio a proposito dell'evasione di Petoku. «È allarmante sapere - scrive - che questo soggetto dopo i faticosi tentativi per ottenere l'estradizione dall'Albania abbia ottenuto da un giudice il collocamento in comunità». […]