FACILE MONITARE DAL BUEN RETIRO - LA NUOVA FIDANZATA DEL BANANA, MARTA FASCINA, CRITICA SU FACEBOOK L’OPERATO DI CONTE ELOGIANDO QUEL CHE FECE IL CAV DOPO IL TERREMOTO A L’AQUILA NEL 2009 - SOLO CHE LA NUOVA FIRST LADY, CHE È INCIDENTALMENTE ANCHE DEPUTATO DELLA REPUBBLICA, INVECE DI ESSERE IN PRIMA LINEA, E’ IN ESILIO DORATO NELLA VILLA DI MARINA BERLUSCONI VICINO NIZZA…
-Tommaso Rodano per il “Fatto quotidiano”
L'ultima first lady di Silvio Berlusconi ha trasmesso un solenne messaggio alla nazione nelle ore più cupe del coronavirus. L'attuale compagna dell'ex Cavaliere è Marta Fascina, 30enne deputata di Forza Italia.
Su Facebook - in una nota politica di gran spessore, ripresa da alcune agenzie di stampa - Fascina ha criticato la gestione dell' emergenza da parte di Giuseppe Conte e l'ha confrontata con la leadership dimostrata a suo tempo dal fidanzato, quando era premier: "In uno dei periodi più bui per la nostra nazione, alle prese con un nemico invisibile e per questo ancora più pericoloso e infame - scrive Fascina con innegabile eleganza - non ci si può esimere dal rappresentare le evidenti discrasie tra il modus operandi, in un contesto emergenziale, dell'attuale premier Giuseppe Conte e quello dell'ultimo capo di governo democraticamente scelto ed eletto dagli italiani, il nostro Presidente Silvio Berlusconi".
Fascina si riferisce al terremoto dell'Aquila e alla nomina di Guido Bertolaso come commissario straordinario. Paragona la pandemia mondiale al sisma del 2009: Berlusconi fu straordinario, Conte invece non lo è affatto.
Più ancora del messaggio, è straordinario il contesto. L'analisi della Fascina non proviene da Montecitorio, dove pure si votava sul Coronavirus. Non arriva nemmeno dall'Italia: le cronache politico-mondane riferiscono che Berlusconi e fidanzata, angosciati dall'epidemia, si siano andati a rifugiare in Francia, nella villa della figlia Marina a Châteauneuf-de-Grasse, 30 chilometri da Nizza. In questo senso, il comunicato della deputata assume lo spessore di una lettera dall'esilio (per quanto dorato e volontario). La storia d'amore con Silvio - in uno scenario ben meno tragico - ricorda Claretta Petacci con Benito Mussolini: a fianco del suo uomo nei giorni più bui, nella stagione del crepuscolo.