FERMI TUTTI! IL COVID GIRAVA IN LOMBARDIA GIÀ A GENNAIO. QUELLE POLMONITI DEI BIMBI "HANNO SEGNATO FORSE L'INIZIO DELL'EPIDEMIA" - LA RICERCA ALL'OSPEDALE PEDIATRICO BUZZI, I DOTTORI: TANTI I QUADRI CLINICI CHE NON CI SPIEGAVAMO – SECONDO L'ANALISI DELLA TASK FORCE DELLA REGIONE IL VIRUS SAREBBE STATO PRESENTE A MILANO GIÀ DAL 26 GENNAIO – IERI IN LOMBARDIA ALTRI 786 CASI…

-


Sara Bettoni per il Corriere della Sera

 

bimbi contagiati

Le tracce iniziali del Covid-19 in Lombardia risalgono forse ai primi di gennaio. Sono diversi gli studi che supportano l' analisi fatta dalla Regione e pubblicata ieri dal Corriere , in cui si contano 1.200 lombardi che hanno accusato sintomi da coronavirus prima del 21 febbraio (quando è stato identificato il primo caso a Codogno). Il virus circolava già.
 
Forse anche tra i bambini. Più di un pediatra a Milano ha visto polmoniti insolite a gennaio e ora l' ospedale dei Bambini «Buzzi» cercherà gli «indizi» per capire se il Covid si sia diffuso prima tra i pazienti in età pediatrica. In uno studio in fase di pubblicazione gli esperti della task force lombarda identificano una fase iniziale dell' epidemia che va dal 1° gennaio al 19 febbraio.
 
Spiega l' epidemiologo Marcello Tirani: «A partire dal "paziente 1" le Ats lombarde si sono adoperate per identificare i contatti stretti. Ai 5.800 testati abbiamo chiesto di ricordare l' esordio dei sintomi e abbiamo ricostruito l' andamento». L' esperto avverte che le date sono indicative, perché basate sulla memoria dei pazienti che potrebbe non essere precisa oppure attribuire al coronavirus i sintomi dell' influenza. «Ma sono tutti risultati positivi. E fin dai primi giorni la progressione del contagio indicava che c' erano altri casi prima del "paziente 1"».
 

coronavirus lombardia

Anche l' infettivologo Massimo Galli dell' ospedale Sacco di Milano ha più volte sottolineato che l' epidemia va retrodatata. Primari e medici di famiglia ricordano polmoniti particolari a gennaio, ma solo ora è possibile ricollegarle al virus. «Avevamo avuto l' impressione che ci fossero più casi - conferma Francesco Blasi, a capo della Pneumologia del Policlinico di Milano -, ma era inverno, pensavamo fossero causate dall' influenza». La stessa impressione che hanno avuto i medici di famiglia del Lodigiano e del Milanese. Guardando ai mesi passati, anche i pediatri ricordano «quadri clinici a cui non si riusciva a dare nome e cognome» spiega Gian Vincenzo Zuccotti, direttore responsabile della Pediatria e del pronto soccorso pediatrico del «Buzzi».

bimbi contagiati

 
«Tosse e febbre che non passavano mai. Penso che l' epidemia possa essere partita prima in età pediatrica». Il primario sta sottoponendo a test sierologico il personale dell' area materno-infantile, per verificare se la percentuale di chi ha sviluppato gli anticorpi al virus è più alta rispetto a quella nei reparti per adulti. Silvia Decarlis, pediatra con studio a Sud di Milano, ricorda nei piccoli pazienti visitati a gennaio polmoniti dallo strano decorso, anche se non grave. A suo avviso, però, potrebbero essere stati contagiati dai genitori che hanno continuato a lavorare anche dopo la chiusura delle scuole.

 

 

ospizi lombardia 1

 

 

 

 

 

 

 

I DATI DELLA LOMBARDIA

Da corriere.it

In Lombardia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, sono risultate positive al Sars-CoV-2 75.134 persone (+786 rispetto a ieri, quando i casi positivi segnalati erano 74.348 e l’aumento sul giorno precedente era stato di 869). I dati sono stati forniti dalla Regione Lombardia. Di queste, sono decedute 13.679 persone (+104 rispetto a ieri, quando l’aumento rispetto al giorno prima era stato +126) e ne sono guarite e dimesse 50.347 (+864), i ricoveri in ospedale sono 7.120 rispetto ai 7.280 di ieri (- 160), quelli in terapia intensiva 634 (- 21). Da notare che i tamponi effettuati sono stati 14.472, contro gli 8.573 di ieri.

 

giuseppe conte in lombardia

Questi nel dettaglio i dati. La Provincia più colpita è quella di Milano: i casi sono passati a 19.121 (+284, la crescita ieri era stata +278). Seguono Brescia 12.806 (+115), Bergamo 11.291 (+95), Cremona 6.023 (+30), Monza 4.674 (+37). Milano città registra 8.102 casi (+ 86), ieri l’aumento era stato +149.

 

coronavirus lombardia

 

«La diffusione del contagio è in forte calo, anche se ci sono delle differenze per provincia». A dirlo è l’assessore lombardo all’Istruzione e Lavoro, Melania Rizzoli, durante la diretta Facebook per fare il punto sull’emergenza coronavirus. «È confortante - ha aggiunto Rizzoli - che si conferma ormai da 3 settimane il calo del trend epidemiologico, e soprattutto il dato più importante è quello della riduzione dei ricoveri in terapia intensiva e in medicina ordinaria».

 

Qui lo strumento che consente di controllare il numero di casi positivi Comune per Comune, qui il bollettino nazionale. Questa è la mappa del contagio in Italia, qui il grafico aggiornato dei casi nel mondo. Qui lo speciale del Corriere in cui infettivologi e esperti spiegano la pandemia.

 

Provincia per Provincia

fuga da milano dopo il decreto che ha chiuso la lombardia

Qui sotto la mappa dei casi divisi per Provincia

Bergamo 11.291 (+95)

Brescia 12.806 (+115)

Como 3.207 (+53)

Cremona 6.023 (+30)

Lecco 2.265 (+17)

Lodi 2.959 (+12)

Monza e Brianza 4.674 (+37)

Milano 19.121 (+284)

Mantova 3.156 (+25)

Pavia 4.280 (+52)

Sondrio 1.143 (+2)

lombardia ospedali
lombardia ospedali
lombardia ospedali

Varese 2.619 (+51)

conferenza stampa inaugurazione ospedale fiera milano 3

lombardia ospedali