1. FERMI TUTTI! MARCO TRAVAGLIO SALVA DAGOSPIA DALLE FIAMME DELL’INFERNO E DEL VIZIO
2. GRAZIE MARCO, HAI RAGIONE QUANDO SCRIVI: ‘’IL SITO DI ROBERTO D’AGOSTINO CHE ALTERNA PORNO E POLITICA…FILMATI E FOTO DI PORNOSTAR…” – SÌ, IL LUCIFERO DI YOUPORN CI HA INFETTATO MORALMENTE. TRA VALENTINA NAPPI E ROCCO SIFFREDI, OFFRIAMO PRATICHE DEGENERATE, ZINNE DEBOSCIATE, GLUTEI SCORREGGIONI E PARTOUZE DI TUTTI I GENDER. SIAMO ZOZZI E PUTRESCENTI 4.0! ORSU', PENTIAMOCI! - E PRINCIPIAMO L’ESPIAZIONE SEGUENDO LA SCIA EDIFICANTE DELLA VITA DEL PIO MAESTRO DI VIRTU': CONTE, FAMIGLIA E KARAOKE... - VIDEO
Dagoreport
Saranno gli effetti devastanti dell’epidemia o le turbolenze psicologiche imposte dalla quarantena ma a Dagospia siamo piombati in una profonda crisi di coscienza, imprevista quanto irreversibile.
Questo disgraziato sito che, per anni ha gozzovigliato sulle tentazioni del porno e dell’erotismo hard, offrendo ai suoi lettori contenuti degenerati, zinne debosciate, glutei scorreggioni e partouze di tutti i gender, vede la sua anima online sprofondare tra le fiamme dell’inferno per tutti i peccati che compie quotidianamente in nome del piacere carnale.
Un angelo durante il sonno ci ha suggerito che il senso demoniaco del limite era stato oltrepassato, che il Lucifero di Pornohub ci aveva infettato moralmente, che è ora di cambiare. Pentiamoci! Siamo moralmente putrescenti. Zozzoni dell’informazione.
L’angelo che ci ha svelato il marcio del nostro lavoro e la sporcizia della nostra anima si chiama Marco Travaglio. Quando il “Fatto” ha sbattuto al muro tutta la nostra maialaggine - “Dagospia, il sito di Roberto D’Agostino che alterna porno e politica…filmati e foto di pornostar…” – l’ora del riscatto è scoccata.
Basta! Meno glutei più glutine, meno seni e più senno, meno cotica più etica. E visto che ci avviciniamo al 23 maggio - giorno del ventennale di Dagospia - la purga purificatrice non solo è necessaria ma doverosa. Dobbiamo mondare le carni per tornare alla purezza primigenia e ai valori tradizionali del cattolicesimo praticante.
Certo, non è facile. La nostra educazione è miscredente. A differenza di Travaglio, non abbiamo conseguito la maturità classica presso il Liceo salesiano Valsalice di Torino. Per poi proseguire come giornalista in piccole testate di area cattolica, come ‘’Il nostro tempo’’, dove lavorava all'epoca anche Mario-pio Giordano. Un cattolico per nulla amante della degenerazione laica della sinistra che girò i tacchi da “Repubblica” per lavorare (anche) con la rivista di destra “Il Borghese”.
Oh, noi laici tapini alle prese con la vulva multiuso di Valentina Nappi e con il testosterone effervescente di Rocco Siffredi! Ci servirebbe un bagno, anzi un bidet, di integrità, per risalire dalla pozzanghera immonda in cui siamo precipitati. E principiamo l’espiazione seguendo la scia edificante della vita del Maestro, a partire dalla santa eucarestia.
E per noi, meschini pornomani, che annaspiamo nelle grevi paludi degli ardori della carne, le immagini del direttore del “Fattoquotidiano” svettano come bussola etica. E le pubblichiamo solo per cercare ispirazione e conforto alla nostra masturbatoria perdizione.
Anche quando Marcolino dà libero sfogo alla sua voce, vestito da muezzin ma con vezzose orecchie da Topolino, e chiama alla preghiera torme di fanciulle che pendono dalle sue labbra, lo fa sempre con la levità di un sacerdote pre-cristiano. Orsù, cantiamo! La redenzione ci è cara, anzi karaoke...