ALLA FINE CI E’ SCAPPATO IL MORTO: ECCO LA PRIMA VITTIMA IN ITALIA DEL MONOPATTINO ELETTRICO – SI TRATTA DI UN 60ENNE INVESTITO A BUDRIO, VICINO BOLOGNA. APERTO UN FASCICOLO PER OMICIDIO STRADALE SUL TRAGICO IMPATTOUN EPISODIO CHE RILANCIA IL PROBLEMA DELLA SICUREZZA PER QUESTI NUOVI MEZZI DI MICROMOBILITÀ SOSTENIBILE, CHE ANCHE GRAZIE ALL’INCENTIVO STATALE ALL’ACQUISTO, STANNO CONOSCENDO UN VERO E PROPRIO BOOM DI VENDITE
-Luca Muleo per corriere.it
Non ce l’ha fatta Andrea Cacciari, il 60 enne di Selva Malvezzi che lottava tra la vita e la morte all’ospedale Maggiore di Bologna. L’uomo, investito ieri mattina attorno alle 8.30 mentre circolava col suo monopattino elettrico all’interno della rotonda Pescatori di Budrio, all’altezza di via Zenzalino nord sulla strada provinciale, è stato urtato da una Renault guidata da una 40enne del posto, cadendo per terra e secondo le prime ricostruzioni avrebbe violentemente sbattuto la testa.
Il volo disperato in ospedale con il mezzo dell’Elisoccorso, il ricovero nel reparto di rianimazione poi il decesso avvenuto questa mattina. L’uomo, che lavorava presso una catena di vendita di prodotti elettronici, stava compiendo il tragitto casa – a Selva Malvezzi, nel territorio di Molinella – lavoro: lascia moglie e due figlie.
Le indagini
Sulla ricostruzione della dinamica dell’incidente sta lavorando la polizia locale di Budrio, che sta vagliando alcune testimonianze per capire cosa sia successo esattamente, mentre verrà aperto un fascicolo in procura. Un episodio che rilancia il problema della sicurezza per questi nuovi mezzi di micromobilità sostenibile, che anche grazie all’incentivo statale all’acquisto, stanno conoscendo un vero e proprio boom di vendite.
Secondo il codice della strada, così come rinnovato dalle ultime modifiche di fine febbraio, i monopattini elettrici non possono circolare sulle strade extraurbane, se non all’interno di piste ciclabili là dove sono esistenti.