FINO ALL’ULTIMO, TI PROTEGGERO' - IL 51ENNE MICHELE BORTIGNON È MORTO PER INFARTO DURANTE IL "RALLY STORICO CAMPAGNOLO" A RECOARO TERME, IN PROVINCIA DI VICENZA – E' STATO STRONCATO DA UN MALORE MENTRE ERA UN VOLANTE, CON LA FIGLIA SEDUTA ACCANTO COME NAVIGATRICE – NONOSTANTE L’ATTACCO CARDIACO, L’UOMO È RIUSCITO AD ACCOSTARE, SALVANDO LA 21ENNE – A NULLA SONO SERVITE LE MANOVRE DI RIANIMAZIONE…
-Benedetta Centin per il “Corriere della Sera”
Da una ventina d'anni aveva abbandonato la sua prima passione, il rally, per le sfide nell'autocross. Ma la figlia ventunenne l'aveva convinto a tornare in pista e quella di ieri era la loro prima corsa assieme: il Rally Storico Campagnolo. Fianco a fianco, bruciando curve, al rombo del motore, sollevando polvere e respirando emozioni. In tandem. Un evento immortalato anche da una foto di loro assieme nell'abitacolo, bardati con tute e caschi.
Ma è stata anche l'ultima volta: papà Michele Bortignon, 51 anni, residente a Romano d'Ezzelino (Vicenza), è stato stroncato da un malore mentre era alla guida. L'imprevisto nel percorso di trasferimento, ultimata la prova speciale numero 3 a Recoaro Terme. A fianco la figlia Alessia come navigatrice.
Nonostante la morsa al petto, con le ultime forze a disposizione, Michele è riuscito ad accostare a lato strada, finendo contro un muretto e un segnale, senza quasi danneggiare l'auto. Gli organizzatori non hanno dubbi: una manovra di messa in sicurezza per scongiurare conseguenze a danno di altri automobilisti, ma soprattutto per mettere in salvo l'amata figlia che lo aveva voluto con lui.
Presente anche il figlio tredicenne, a tifare il ritorno in gara del genitore con i colori del Team Bassano: aspettava il papà al box di sosta della società rallistica e ha capito dai volti preoccupati dei meccanici che qualcosa non andava.
L'allarme è stato lanciato dal direttore di gara, che aveva notato l'auto col numero 88 inspiegabilmente ferma a bordo strada. E non si trattava di un incidente. Una chiamata era già stata inoltrata alla centrale operativa del Suem 118.
Tempestivo l'intervento del medico di gara, quindi delle ambulanze e dell'elisoccorso di Verona emergenza ma il cuore del pilota, metalmeccanico in una ditta orafa del Bassanese, non ha mai ripreso a battere.
Disperata la figlia che, uscita illesa dall'auto, ha assistito alle manovre di rianimazione sperando fino all'ultimo in un miracolo. In seguito alla tragedia, di cui è stata informata la procura di Vicenza, l'organizzazione, con direzione di gara e commissari sportivi, ha deciso di sospendere la manifestazione. «Siamo sconvolti - dice il presidente di Aci Vicenza Luigi "Lucky" Battistolli, a sua volta in corsa proprio con il Team Bassano - Esprimiamo le più sentite condoglianze alla famiglia». Tanti i messaggi di cordoglio, pubblicati sui social, da parte di scuderie e appassionati.