FISCO INFERNO PER IL PUPONE! FRANCESCO TOTTI E QUEL DEBITO (SUBITO PAGATO) DA 1,5 MILIONI CON L’ERARIO PER I COMPENSI DI SPOT E EVENTI – L’EX CAPITANO GIALLOROSSO NON AVEVA APERTO UNA PARTITA IVA PER I GUADAGNI LEGATI ALLA SUA IMMAGINE DOPO LA FINE DELLA CARRIERA SPORTIVA - PROBABILMENTE SI È TRATTATO DI UN ERRORE DEL SUO COMMERCIALISTA: LA NUOVA TEGOLA CADUTA SU TOTTI AVRA' UN PESO NELLA VICENDA DELLA SEPARAZIONE DA ILARY CHE LO HA SEMPRE “ACCUSATO” DI GUADAGNARE MOLTO ANCHE DOPO LA...
-Estratti da corriere.it
Spot, eventi (sportivi e non), presenze in programmi tv: Francesco Totti, subito dopo la fine della sua carriera calcistica, nel 2017, era conteso da marchi e aziende che lo pagavano profumatamente per prestare la sua immagine.
Ma secondo l'indagine della Finanza e poi il Fisco, il Capitano non aveva aperto una apposita partita Iva per pagare appunto anche l'Iva (le tasse le ha sempre pagate regolarmente) anche su questi compensi. Probabilmente si è trattato di un errore del suo commercialista: fatto sta che Totti, come riportato da Repubblica, si è visto arrivare una cartella esattoriale da un milione e mezzo. Che si è affrettato a pagare.
Ora, per gli ispettori del Fisco l'attività dell'ex campione come uomo - immagine era tutt'altro che occasionale: non si limitava cioè a fare da testimonial ogni tanto. Era invece una vera e propria attività professionale. E libera: motivo per cui avrebbe dovuto aprire una partita Iva. La nuova tegola caduta su Totti non potrà non avere un peso nella ormai annosa vicenda della separazione dall'ormai ex moglie Ilary Blasi: che attraverso i suoi legali lo ha sempre «accusato» di guadagnare molto anche dopo la fine dell'attività calcistica con la Roma. E quindi avrebbe dovuto continuare a pagare gli assegni (salati) di mantenimento per i tre figli
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