UN FISCO PER L’ESTATE - LA MOSSA DELLA MAGGIORANZA: VIA LE SANZIONI PENALI ALLE AZIENDE CHE COLLABORANO CON L'ERARIO. APPROVATI TRE EMENDAMENTI DI FDI, FI E LEGA: REGIME AGEVOLATO ANCHE PER CHI PORTA LA RESIDENZA IN ITALIA E I PAPERONI ALL'ESTERO E I PAPERONI ESTERI. I DEM INSORGONO: “UN REGALO A GRANDI E PICCOLI EVASORI ABITUALI. E' UNA BOMBA MESSA SOTTO AL NOSTRO SISTEMA FISCALE”

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Da lastampa.it

maurizio leo giorgia meloni

Escludere le sanzioni penali tributarie, in particolare quelle connesse al reato di dichiarazione infedele, ai contribuenti aderenti all'adempimento collaborativo (le imprese) che «hanno tenuto comportamenti collaborativi e comunicato preventivamente ed esaurientemente l'esistenza dei relativi rischi fiscali».

 

Lo prevedono tre emendamenti identici di FdI, Fi e Lega approvati in commissione Finanze al Senato. La modifica sostituisce l'indicazione individuare «specifiche misure di alleggerimento delle sanzioni penali tributarie» per i contribuenti che hanno tenuto «comportamenti non dolosi e comunicato preventivamente» rischi fiscali.

 

Arriva inoltre un regime di adempimento collaborativo, con i relativi effetti premiali, anche per chi porta la residenza in Italia e i paperoni all'estero. Un emendamento alla delega fiscale approvato dalla commissione Finanze del Senato prevede infatti «l'introduzione di un regime di adempimento collaborativo per le persone fisiche che trasferiscono la propria residenza in Italia nonché per quelle che la mantengono all'estero ma possiedono, anche per interposta persona o tramite trust" nel territorio dello Stato un reddito complessivo "mediamente pari o superiore a un milione di euro».

 

 

MATTEO SALVINI IN SENATO

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Durissimo il Pd: «Gli emendamenti della destra approvati oggi in commissione Finanze alla delega fiscale disegnano da un lato l'inizio di un clamoroso attacco all'Agenzia delle entrate e dall'altro un regalo a grandi e piccoli evasori abituali. E' una bomba messa sotto al nostro sistema fiscale» dice il capogruppo in Senato Francesco Boccia. Tra gli emendamenti «c'è una sorta di scudo preventivo per i contribuenti che fanno dichiarazioni infedeli», osserva. «Un provvedimento grave che oltre a mettere a rischio le casse dello Stato fa passare il messaggio che chi paga le tasse è un fesso».