FRANCIA AL VOTO - SECONDO UN PRIMO EXIT POLL: MACRON AL 28,1% E LE PEN AL 23,3% - I MEDIA BELGI DANNO IL PRESIDENTE IN VANTAGGIO DI POCO PIU' DI UN PUNTO, 24,7 CONTRO IL 23,5 DELLA SFIDANTE - CAZZULLO: "IL 24% PER UN PRESIDENTE IN CARICA CON UNA GUERRA E UNA PANDEMIA IN CORSO SAREBBE UN RISULTATO MODESTO" - CROLLO DELL'AFFLUENZA (BRUTTO SEGNALE PER MACRON)
-Claudio Del Frate per il corriere.it
Circa 48 milioni di francesi vanno oggi alle urne per eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Il primo turno vede in lizza 12 candidati; secondo i sondaggi la battaglia dovrebbe risolversi al secondo turno, tra due settimane, tra il presidente uscente Emmanuel Macron e Marine Le Pen, candidata del Rassemblement National, formazione di destra sovranista.
* Alle 12 l’affluenza alle urne era in calo (25,4%) addirittura in crollo a Parigi (15%) • Alle 20 ci sarà la chiusura delle urne, e arriveranno i primi exit poll
• Una vittoria di Marine Le Pen al primo turno sarebbe un sorpasso clamoroso, destinato poi - se confermato al ballottaggio - ad avere ripercussioni non solo in Francia ma anche su tutto lo scacchiere europeo, vista la vicinanza di Marine Le Pen a Putin (il suo partito ha ricevuto in passato ingenti finanziamenti da Mosca). Il rischio è anche quello di un Parlamento ingovernabile.
Primo exit poll: Macron 28,1%, Le Pen 23,3%
Chiuse le operazioni di voto. Ecco gli exit poll per il primo turno delle presidenziali francesi 2022: Macron 28,1 Macron, 23,3 Le Pen, Melenchon a 20,1, Zemmour 7,2%. Lo riporta il sito di Le Monde.
Ore 19.45 - Seggi aperti solo nelle maggiori città
La maggior parte dei seggi in Francia sono chiusi dalle 19, alle 20 chiuderanno quelli delle grandi città, come Parigi e Marsiglia, e usciranno i risultati degli exit poll.
Ore 19.35 - Il nuovo sondaggio: Macron in lieve vantaggio
I media belgi hanno ora leggermente corretti l’esito del sondaggio relativo al primo turno delle presidenziali: Macron sarebbe in vantaggio di poco più di un punto su Marine Le Pen. Per il presidente 24,7, per la sfidante 23,5%. Comunque il margine rimane molto ristretto.
Ore 19.30 - La parità al primo turno sarebbe un dato clamoroso
(Aldo Cazzullo) - Se le indiscrezioni belghe saranno confermate sarebbe un risultato clamoroso. È vero che i sondaggi degli ultimi giorni prevedevano un testa a testa, ma nessuno dava Marine Le Pen alla pari con Emmanuel Macron. Il 24% per un presidente in carica - con una guerra e una pandemia in corso - sarebbe risultato modesto. E il 24% di Marine varrebbe più del 60% di Orban.
Sia perché anche i voti di Mélenchon e Zemmour sono voti antisistema. Sia perché Orban è al potere da 12 anni e ha asservito la stampa libera. Marine Le Pen è all’opposizione da sempre, e in Francia non c’è un giornale o una rete tv che la sostenga. L’establishment non la vuole. Il problema è che molti francesi non vogliono più l’establishment. Al ballottaggio Macron dovrebbe farcela; perché è meglio della Le Pen. Ma la vittoria di Marine, per quanto improbabile, non è più impossibile.
Ore 19.20 - L’appello al «non voto» in Corsica
Alla fine ha avuto effetto l’appello allo «sciopero del voto» in Corsica: l’isola registra dati ancor più bassi di quelli di Parigi, di poco superiori al 50%. Qui alcuni movimenti autonomisti avevano invitato gli elettori a non presentarsi ai seggi in segno di protesta contro l’uccisione avvenuta in carcere del leader indipendentista Yvan Colonna.
Ore 18.45 - Verso il record dell’astensione (26%)
Il dato sull’astensione alla fine potrebbe superare il 26%, in netto aumento rispetto a tutte le precedenti elezioni presidenziali. L’elettorato francese rischia di superare il record negativo toccato al primo turno delle presidenziali del 2002 (28%).
Ore 18 - Un sondaggio in Belgio: Macron e Le Pen in parità (24%)
Un sondaggio diffuso in Belgio (dove non c’è silenzio elettorale) prevede che questa sera Emmanuel Macron e Marine Le Pen si troveranno appaiati con lo stesso risultato. Entrambe otterrebbero il 24% dei voti tallonati al 19% da Jean Luc Melenchon
Ore 17.15 - Crollo dei votanti a Parigi, brutta notizia per Macron
Particolarmente vistoso è il calo dei votanti a Parigi, dove alle 17 aveva deposto la scheda appena il 52,17% degli elettori. Un crollo di 12 punti rispetto a cinque anni fa. Non è una buona notizia per Macron, che nella capitale ha una delle sue «casseforti elettorali. I giornali francesi segnalano d’altra parte difficoltà di voto a Parigi e lunghe file all’esterno dei seggi. Solo nel dipartimento dell’Alta Corsica il risultato è peggiore.
Ore 17 - Affluenza ancora in calo: 4 punti in meno rispetto al 2017
Alle 17 il dato sull’affluenza conferma il forte calo rispetto al 2017: si è recato alle urne finora iul 65% dei francesi, 4 punti in meno rispetto alla precedente tornata .
Ore 16.15 - Salvini: «Stasera avremo dati interessanti»
L’interesse con cui in Italia si guarda al voto d’Oltralpe è confermato dalle parole di Matteo Salvini. Il leader della Lega, da sempre vicino a Marine Le Pen ha detto al suo arrivo al Vinitaly di Verona: «Sono curioso di vedere stasera alle 20 quando si chiuderanno le urne francesi, che responso darà il popolo al momento attuale. Penso che sarà molto interessante».
Ore 16.10 - Nel 2017 i due rivali staccati di meno di 3 punti
Al primo turno nel 2017 Macron e Le Pen finirono staccati al primo turno da meno i 3 punti percentuali. L’allora debuttante leader di «En marche!» raccolse il 24% dei voti, la rivale il 21,3. Alle loro spalle Les Republicains (la destra gollista e moderata) di François Fillon toccò il 20%, Melenchon con France Insoumise il 19,6.
Ore 16 - In Corsica lo «sciopero del voto» non funziona
Situazione incerta in Corsica, dove la campagna elettorale è stata scossa dall’uccisione in carcere del leader indipendentista Yvan Colonna. Alcuni partiti autonomisti avevano invitato a boicottare il voto ma i primi dati indicano che questo appello non ha fatto presa: i dati della Corsica sono in linea con quelli del resto della Francia. Questa mattina ad Ajaccio e Bastia i manifesti elettorali sono stati coperti con il volto del leader morto.
Ore 15.50 - Gli indecisi ago della bilancia
L’ago della bilancia delle presidenziali francesi saranno gli indecisi. Secondo un’ultima rilevazione dell’istituto Ifop-Fiducial, il 24% degli elettori può ancora cambiare parere mentre l’ultimo studio del centro Cevipof indica che il 32% degli aventi diritto non è ancora sicuro della proprio scelta. Per l’Ipsos ed Elabe, gli indecisi sono il 28%, quasi un terzo di quanti sono certi di andare alle urne ma non lo sono altrettanto sul nome da votare
Ore 15.45 - Letta: «Con vittoria Le Pen si sfascia l’Europa»
All’esito delle urne francesi guarda tutto il mondo. Un’eventuale vittoria della destra sovranista sarebbe un clamoroso punto a favore per Putin e incrinerebbe l’unità d’azione dell’Europa. Preoccupazioni fatte proprie ed espresse nel pomeriggio dal segretario del Pd Enrico Letta : «Se Marine Le Pen dovesse vincere le presidenziali francesi «sarebbe una vittoria molto maggiore per Putin che conquistare ucraina». Così il leader dem a «Mezz’ora in più». «Noi siamo alternativi a chi in Italia sta con Le Pen e Orban, che sta bloccando sanzioni alla Russia».
Ore 15.35 - A Reunion affluenza del 47,8%
Il calo dell’affluenza è confermato dal dato che arriva dai territori d’OIltremare, dove, per via del fuso orario le operazioni di voto sono più avanti. A Reunion, alle 17 locali, la percentuale di affluenza è del 47,8%, in regresso rispetto al 49,1 del 2017.
Ore 15.30 - I candidati in lizza sono 12
Tutti gli occhi sono puntati sul duello Macron-Le Pen ma i candidati in lizza sono complessivamente 12. Hanno fatto molto parlare di sè in campagna elettorale gli outsider Eric Zemmour (per le sue posizioni di estrema destra) e Jean Luc Melenchon della sinistra radicale, molti risalito nei sondaggi nelle ultime settimane. Staccati tutti gli altri compresa la sindaca di Parigi Anne Hidalgo, candidata per i socialisti.
Ore 15.15 - Cosa dicono i primi dati sull’affluenza
I dati sull’affluenza aumentano l’incertezza sull’esito del primo turno e dell’elezioe in generale. I sondaggi vedono Macron e Le Pen divisi da pochi punti percentuali. Secondo gli analisti la bassa affluenza a Parigi non è una buona notizia per il presidente; al contrario alla rappresentante del Rassemblement dice bene il buon afflusso aiu seggi nelle ragiuoni del Nord.
Ore 14 - Affluenza in calo, crolla a Parigi
A mezzogiorno l’affluenza al voto in tutta la Francia è in forte calo rispetto alle presidenziali di cinque anni fa. Alle urne si è presentato infatti solo il 25,48% degli aventi diritto contro il 28,5% della precedente tornata. Quello odierno sarebbe il record negativo di partecipazione.
Il dato delle 12 non pare favorevole a Macron: l’affluenza è crollata infatti a Parigi (appena il 15%) che è una delle principali roccaforti del consenso del presidente. Tiene invece in diverse regioni del Nord dove Marine Le Pen ha uno dei suoi bacini elettorali.