Estratto dell’articolo di Francesco Bonazzi per “la Verità”
Lasciate che i Nuovi Barbari vengano a noi. E sfascino tutto. Che siano tifosi tedeschi, come quelli che mercoledì hanno messo a ferro e fuoco Napoli, o che siano olandesi, come quelli che nel 2015 devastarono il centro di Roma, compresa la fontana di Piazza Navona, poco importa.
Quando le loro squadre calano nella Penisola per giocare le coppe europee, lasciano quasi sempre una scia di violenze, danneggiamenti e lattine di birra.
Chiedere al governo italiano di turno di prendere provvedimenti «alla Thatcher» si può sempre fare e suona bene.
tifosi eintracht guerriglia napoli
Ma serve a poco. Forse sarebbe il caso che i paesi di origine degli hooligan ripagassero i danni e che si rendessero conto una volta per tutte della feccia che mandano in giro. Che poi gli italiani sarebbero quelli che non rispettano mai le regole e loro sono i civili e i «frugali».
L’autentica guerriglia nel centro di Napoli portata da centinaia di tifosi dell’Eintracht poteva essere affrontata meglio sotto il profilo dell’ordine pubblico ed è chiaro che qualcosa non ha funzionato se, tra un pestaggio e l’altro, sono pure andati a fuoco cinque autobus e un’auto della polizia.
napoli, scontri tra i tifosi dell eintracht e la polizia 10
Però è altrettanto evidente che il problema è all’origine e che molti violenti sono riusciti a raggiungere il capoluogo campano pur non avendo la possibilità di acquistare un regolare biglietto per la partita di mercoledì sera con gli azzurri. […] Il problema è che i fatti di Napoli hanno dei precedenti illustri, purtroppo.
Quello più vivo nella memoria riguarda Roma, che tra il 18 e il 19 febbraio del 2015 subì la furia di migliaia di tifosi del Feyenord, arrivati per vedere il match di Europa League con la squadra giallorossa. Cominciarono la sera prima in Campo dei Fiori per poi scatenarsi tutto il giorno seguente su macchine, negozi e monumenti.
Fu addirittura danneggiata la fontana della Barcaccia del Bernini, fatto per il quale il Tribunale di Roma ha poi condannato con pene fino a quattro anni sei tifosi olandesi. Altri 19 sono stati condannati per le devastazioni. Per restare all’Olanda, sempre nella capitale, il 16 marzo dell’anno scorso è andata in scena a un passo dal Colosseo una violenta rissa tra tifosi della Roma e fan del Vitesse di Arnhem, con le sedie che volavano in mezzo ai turisti allibiti.
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A Milano, invece, nell’aprile del 2002 mezzo migliaio di tifosi del Feyenord, che doveva giocare con l’Inter, ha bivaccato allegramente sul sagrato del Duomo per un intero pomeriggio, lasciando poi dietro di sé un tappeto di bottiglie e lattine di birra e dopo aver sparato razzi e bengala anche dai gradini della cattedrale. […] Oggi non si chiede lo stesso, ma che almeno paesi come Olanda e Germania si rendano conto di che cosa combinano i loro civilissimi tifosi.
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