FUORI I NOMI! - L'AVVOCATO TONY BUZBEE, CHE RAPPRESENTA OLTRE 120 PRESUNTE VITTIME DI VIOLENZA SESSUALE DA PARTE DI PUFF DADDY, RIVELA CHE "LA LISTA DEI VIP COMPLICI DI 'DIDDY' È LUNGA. I NOMI CHE VERRANNO SVELATI SCONVOLGERANNO L'OPINIONE PUBBLICA" - IL LEGALE HA SOTTOLINEATO CHE NELL'ELENCO "C'ERA CHI SAPEVA E BASTA, CHI HA VISTO E CHI ABUSAVA" E CHE ALCUNE DI QUESTE CELEBRITÀ SONO STATE GIÀ CONTATTATE PER CERCARE DI RISOLVERE LA QUESTIONE SENZA DOVER RICORRERE A DENUNCE PUBBLICHE...
-Estratto dell'articolo di Rossella Argentina per www.leggo.it
Tony Buzbee, noto avvocato che rappresenta oltre 120 vittime legate al caso contro Sean Combs, meglio conosciuto come Diddy, ha recentemente rivelato dettagli sconvolgenti sui complici vip che sarebbero coinvolti in questi crimini. Durante una conferenza stampa, Buzbee ha dichiarato che la lista delle celebrità complici è lunga e comprende nomi di rilievo: «I nomi che verranno rivelati sconvolgeranno l’opinione pubblica».
[…] LE DICHIARAZIONI DI TONY BUZBEE
Buzbee ha sottolineato che il coinvolgimento di queste celebrità non si limita solo a una presenza passiva. «C'era chi sapeva e basta, chi ha visto e chi abusava», ha spiegato, aggiungendo che le accuse non riguardano solo chi ha partecipato attivamente agli abusi, ma anche coloro che erano presenti e hanno scelto di tacere o di coprire ciò che stava accadendo.
[…] «Se sei stato presente a una di queste feste e sapevi cosa stava accadendo, o addirittura hai partecipato, allora sarai denunciato», ha chiarito il legale, lasciando intendere che molte persone potenti erano consapevoli degli abusi e non hanno fatto nulla per impedirli.
PROVE E ACCUSE CONTRO I COMPLICI
Secondo Buzbee, molte delle persone coinvolte in questi episodi hanno tratto vantaggio dal silenzio, beneficiando di relazioni con potenti figure come Diddy. Il legale ha spiegato che ci sono prove concrete a carico di queste celebrità e che la loro connessione con gli eventi incriminati sarà resa pubblica a tempo debito.
Ha inoltre rivelato che il suo team ha già iniziato a contattare alcuni dei sospetti per cercare di risolvere la questione senza dover ricorrere a denunce pubbliche, ma ha aggiunto che se necessario, i dettagli verranno divulgati. […]
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