FURBETTI DI BOSCO E DI RIVIERA – OTTANTA RICCONI BECCATI DALLA GUARDIA DI FINANZA A DICHIARARE IL FALSO: PER COMPRARE LE LORO SECONDE CASE NELLA RIVIERA LIGURE, AVEVANO TRASFERITO FITTIZIAMENTE LA RESIDENZA NELLA REGIONE – IL TUTTO PER FARE LA CRESTA SULLE IMPOSTE AL MOMENTO DELL’ACQUISTO DEGLI IMMOBILI, NONOSTANTE AVESSERO REDDITI A CINQUE-SEI ZERI - ORA SONO TUTTI INDAGATI PER FALSO DALLA PROCURA DI GENOVA
-Giuseppe Filetto per www.repubblica.it
Facoltosi imprenditori, medici, ingegneri, avvocati, tutti con redditi annuali a cinque e sei zeri, ma per comprare la villa delle vacanze in riviera e pagare meno tasse, hanno dichiarato di avere la residenza in Liguria. Ottanta persone sono state scoperte dalla Guardia di Finanza ed indagate per falso dalla Procura di Genova.
Secondo le indagini delle Fiamme Gialle di Sestri Levante, si tratta di gente benestante che vive e lavora in Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta ed Emilia Romagna e che soltanto il fine settimana o durante le vacanze estive si trasferisce nella cittadina rivierasca e in quelle vicine (Chiavari, Lavagna, Moneglia). E però fittiziamente ha trasferito in Liguria la residenza per godere delle agevolazioni fiscali: non pagare l’Iva al 10 per cento ma al 4 al momento dell’acquisto degli immobili se si tratta di impresa; se privati, riduzione dell’imposta di registro dal 9 al 2%; inoltre, evasione totale dell’Imu.
Li hanno ribattezzati i “furbetti” della seconda casa: un fenomeno a quanto pare molto diffuso sia nella riviera di levante che in quella di ponente. Gli accertamenti hanno potuto stabilire che, per beneficiare delle agevolazioni, gli indagati attestavano di staccarsi dal loro nucleo familiare, in realtà continuando a vivere in famiglia. Oltre a rispondere del reato di falso (articolo 483 del codice penale), sono chiamati anche per evasione fiscale.