Antonio Caperna per “il Messaggero”
Alimentazione sbagliata, chili di troppo, stili di vita poco corretti ma, soprattutto, la mancanza di quei semplici controlli di routine, che caratterizzano da sempre e con semplicità l' universo femminile. Un tempo c' erano almeno due momenti importanti, che obbligavano a un esame i giovani maschi: la visita periodica del medico alle scuole elementari e la visita di leva. Oggi tutto è lasciato al personale buonsenso e attenzione verso la propria salute. Da qui, l' appello degli andrologi: a 18-20 anni è giusto sottoporsi ad una visita specialistica.
L' INFANZIA E, purtroppo, i dati sono impietosi. Il numero medio degli spermatozoi si è dimezzato in 50 anni e gli italiani ipofertili, cioè con meno di 15 milioni di spermatozoi e una motilità ridotta di almeno il 40%, sono 2 milioni, il doppio di 30 anni fa.
Inoltre «in una coppia infertile su due le difficoltà dipendono dal maschio» spiega Alessandro Palmieri, presidente della Società italiana di andrologia e ordinario dell' Università Federico II di Napoli, in occasione del corso Enpab-Sia, organizzato a Roma.
Fin dalla prima infanzia possono presentarsi delle patologie subito diagnosticabili come il criptorchidismo, la mancata discesa di uno dei testicoli o di entrambi, o le infezioni, fino alla torsione del funicolo spermatico; in adolescenza può comparire un varicocele, che ugualmente minaccia la fertilità. In uno studio del 1997 su quasi 12 mila giovani maschi esaminati alla visita di leva, è emerso che circa il 70% presentava patologie/anomalie genitali più o meno rilevanti.
Con la sospensione dell' obbligatorietà della visita di leva nel 2005 è venuto a mancare questo strumento di screening. A ciò si aggiunge che sono sempre più comuni fra i giovanissimi anche le malattie sessualmente trasmesse che possono mettere a rischio la possibilità di avere figli. «Queste condizioni sono diagnosticabili con una visita andrologica dopo la pubertà: un controllo dal medico a 18 anni è perciò raccomandabile sottolinea Bruno Giammusso, presidente della Commissione scientifica della Sia - Il medico poi potrà indirizzare verso test di screening più specifici, ma senz' altro sarebbe opportuno sottoporre tutti a uno spermiogramma. Un esame in grado di mettere a fuoco con una buona precisione eventuali disturbi».
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L' OBESITÀ Gli andrologi riuniti a Roma hanno puntato il dito anche contro gli stili di vita: «La sedentarietà è sempre più diffusa, così come il sovrappeso. Senza contare il ruolo del fumo. Abitudini che devono essere corrette in giovane età », sottolinea Palmieri.
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