GIAMBRUNO, FACCE RIDE! “FINCHÉ CE LO CHIEDERANNO, IO E GIORGIA NON CI SPOSEREMO. OPPURE LO ABBIAMO GIÀ FATTO E NON L’ABBIAMO DETTO A NESSUNO” – ERA SOLO MERCOLEDÌ QUANDO L'EX SIGNOR MELONI A “CHI” PARLAVA DI UN PRESUNTO MATRIMONIO CON LA PREMIER, CHE ORA L’HA MOLLATO – GIULIA CERASOLI DI "CHI": "L'INTERVISTA NON ERA STATA ORGANIZZATA CON LO STAFF DELLA PREMIER" - LA MELONI NELLA INTERVISTA DEL 23 AGOSTO AL SETTIMANALE DI SIGNORINI HA PARLATO SOLO DELLA FIGLIA E MAI DEL COMPAGNO E OGGI NEL POST D'ADDIO HA SCRITTO: "LE NOSTRE STRADE SI SONO DIVISE DA TEMPO" - I FUORI ONDA DI "STRISCIA LA NOTIZIA" - VIDEO
-Giambruno in un altro fuori onda che questo sì pone fine alla sua carriera "posso toccarmi il pacco mentre ti parlo...noi facciamo le threesome...per entrare nel gruppo c'è un test...si scopa"
la famiglia tradizionale, allargata...#Giambruno #GiorgiaMeloni #Giancoso #bluestoril pic.twitter.com/6iO7mhyVPG
— Sirio (@siriomerenda) October 19, 2023
Estratto dell'articolo di Giulia Cerasoli per "Chi"
Oggi è il “Giambruno day”. Quindi può dire tutto quello che le viene in mente senza essere criticato. «Sono assolutamente felice e di ottimo umore. In realtà ho sempre detto e fatto quello che penso, anche in passato, ma solo ora sono arrivati ad attaccarmi perché mi lavo bene i denti... (si riferisce al nuovo spot del suo programma, ndr)».
Andrea Giambruno è tornato. In tv, nel pomeriggio di Rete 4, con il suo Diario del giorno, striscia di attualità con ospiti in onda dal lunedì al venerdì. Ed è tornato, dopo un anno da “first gentleman”, per rispondere alle nostre domande. Senza peli sulla lingua.
Domanda. Cominciamo dal programma. Che ha suscitato polemiche già dal suo promo, dove lei cammina con il suo ciuffo in bella mostra e il sorriso candido e un po’ sfacciato...
Risposta. «Mi dica: faccio peccato? È vietato avere i denti bianchi e i capelli folti? Ho 42 anni e non li perdo. Devo nascondermi? Anzi me li faccio crescere appositamente. C’è un’invidia in giro ragazzi... Incredibile».
D. Forse è per quel ciuffo. A proposito, dov’è finito?
R. «Beh, ogni tanto taglio i capelli... Ora li lascerò crescere sulle spalle, visto che insistono con questa storia. Il ciuffo aumenterà con gli ascolti!». […]
D. Da Roma e non più da Milano...
R. «Vuole dire che sono raccomandato o parzialmente raccomandato per questo? Allora, io facevo il giornalista da molto prima di conoscere Giorgia. Poi, per alterne vicende, mi avevano trasferito a Milano, curavo il programma di cui mi hanno offerto la conduzione. Sono stato riconfermato e ho chiesto di andare in onda da Roma. Con i miei angeli custodi accanto, Emanuela Sandali ed Eliano Rossi». […]
D. A posteriori non sarebbe stato più opportuno non condurre un programma tutto suo, mentre al governo c’è la sua compagna?
R. «Faccio il giornalista, so fare solo questo. E non ricevo consigli né ordini da nessuno. Conduco un piccolo programma nel daytime invece di andare in onda di notte come prima. Non cambia molto. Se poi alcuni colleghi in mala fede pensano che io prenda ordini da Giorgia, sono fatti loro. Sono libero e la mia compagna non si sognerebbe mai di intromettersi in quello che faccio. Anzi, ho trovato sgradevole che le chiedessero di commentare le mie parole in una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Ha altro a cui pensare».
D. Un anno da “first papà”. Come se l’è cavata?
R. «Ho visto crescere il rapporto con la mia bambina che per fortuna, nonostante gli impegni dei genitori, è molto serena e gioiosa. Mi sorprendo ancora di come Giorgia, pur avendo un incarico così gravoso e con un impegno 24 ore su 24, quando arriva a casa riesca a resettarsi di botto in modalità mamma, dando il massimo a Gigì. Una capacità tipicamente femminile».
D. Lei è stato molto criticato per altri due episodi. Quando ha parlato di “transumanza” riferendosi ai migranti e quando ha affrontato il tema delle ragazze stuprate.
R. «Primo: premesso che in diretta si possono fare errori affrontando tanti argomenti delicati, anche sul sito del Corriere della Sera giorni dopo si alludeva a una transumanza parlando di persone. Di certo la mia non era una espressione razzista! Secondo: ma davvero pensate che io, padre di una bimba che adoro e professionista della comunicazione, possa giustificare uno stupro?».
D. No, ma forse tutte le ragazze dovrebbero essere libere di bere e mettersi le minigonne senza venire violentate, non crede?
R. «Certo che lo credo. E sfido chiunque a provare che io abbia pronunciato la frase: “Se la sono cercata”. Mai detta una cosa simile. Semmai la mia voleva essere la raccomandazione del papà preoccupato per la sicurezza di sua figlia. Un consiglio a non esporsi a un rischio. Stop».
D. Però è finito comunque nel tritacarne.
R. «Quindi? Non sono il megafono di Giorgia, esprimo le mie idee. E devo smettere di farlo perché qualcuno si arroga il diritto di criticarmi? Allora la stampa non è libera in Italia. Si può stravolgere la realtà e strumentalizzare ogni cosa». […]
D. Ne avete parlato con la presidente del Consiglio?
R. «Giorgia è troppo intelligente. Sa bene che tutto questo è un segnale di debolezza della stampa. Solo pensare che se vado in onda sui migranti io mi consulti con lei prima per sapere che cosa ne pensa... Via, è in mala fede chi dice queste cose».
D. La sua routine quotidiana.
R. «Mi sveglio presto, porto a scuola Ginevra, poi faccio un’ora di ginnastica cardio e vado in riunione al Palatino, dove lavoro tutto il giorno. Con Gigì che esce da scuola facciamo i salti mortali, con babysitter, mamme di amichette...».
D. L’anello piuttosto vistoso che porta all’anulare che cosa significa? Una promessa di matrimonio o cosa?
R. «Finché ce lo chiederanno, io e Giorgia non ci sposeremo. Lo faremo quando ci andrà. Oppure ci siamo già sposati e non l’abbiamo detto a nessuno».
D. E quell’anello?
R. «Mi piace così. Ho il cuore gitano io».