Antonio Palma per www.fanpage.it
La prima terribile diagnosi era arrivata quando la loro primogenita aveva solo 3 anni, poi è toccato agli altri due figli più piccoli e per tutti loro la prognosi è stata tremenda: tutti sono affetti da una stessa malattia genetica che li renderà ciechi tra qualche anno. Prima che tutto ciò accada una famiglia canadese ha deciso di intraprendere un lungo viaggio intorno al mondo per mostrare ai bimbi le bellezze della terra ma anche per fargli vivere quante più esperienze possibili che serviranno loro per orientarsi nella vita una volta che la cecità sarà sopraggiunta.
Edith Lemay, Sébastien Pelletier e i loro quattro figli, Laurent, Léo, Colin e Mia, sono partiti nel marzo scorso per un viaggio che durerà un anno, spinti da un forte sentimento di amore ma anche di urgenza a causa della malattia, una retinite pigmentosa che farà perdere progressivamente la vista tre dei quattro figli.
"In realtà siamo partiti senza un itinerario preciso. Abbiamo idee su dove andare, ma pianifichiamo mentre andiamo. Forse un mese prima" hanno rivelato, spiegando che la famiglia di sei persone doveva originariamente partire nel luglio 2020 e aveva pianificato un itinerario che attraversava la Russia via terra e poi la Cina ma è sta bloccata dalla pandemia covid.
La prima tappa è stata in Africa, poi sono passati in Turchia e ora hanno appena lasciato la Mongolia dove ai due genitori è toccato rispondere alle prime domande del più piccolo di famiglia sulla cecità. “Senza preavviso, Laurent ha atto la domanda che fa male: ‘Cosa significa essere ciechi?’ Sapevamo che sarebbe arrivata, ma non siamo mai davvero pronti, anche se è la terza volta. Nonostante la gola che si stringe e il cuore che affonda nel petto, si continua a sorridere, si cerca di rispondere alle sue domande nel modo più naturale possibile” hanno raccontato sui social il papà a e la mamma.
“Perché non possiamo guarire? Come guido una macchina? Come attraverserò la strada? Seguendo le sue domande, troviamo risposte e soluzioni come se fossero ovvie. Vederlo perdere lentamente la sua innocenza e, dall'età di 5 anni, rendersi conto della portata delle sfide che lo attendono, il nostro cuore è a pezzi ma continueremo a mordere la vita. Perché nonostante tutte le sue aree d'ombra e le sue sfide, la vita è bella quando guardi dove c'è luce” hanno aggiunto i genitori sui social.
“Stiamo cercando di vedere loro cose che non avrebbero visto a casa e vivere le esperienze più incredibili" hanno spiegato i due genitori alla Cnn, ammettendo di essere stati fortunati a trovare i soldi necessari per questo giro del mondo grazie alla vendita di azioni.
“Viaggiare è qualcosa da cui puoi imparare. È bello e divertente, ma può anche essere davvero difficile. Puoi sentirti a disagio. Puoi essere stanco. C'è frustrazione. Quindi puoi imparare molto dal viaggio stesso" spiega la coppia, che è rimasta sorpresa dai figli che “Sono curiosi, si adattano facilmente ai nuovi paesi e al nuovo cibo”. "Volevamo anche mostrare loro che non importa quanto sarà dura la loro vita, perché sono fortunati solo ad avere l'acqua corrente in casa e ad essere in grado di andare a scuola ogni giorno con bei libri colorati", hanno concluso.
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