GIU’ LE MANI DAL NOSTRO PESCE! – I RESIDENTI DI BROOKLYN HANNO INGAGGIATO UNA LOTTA PER SALVARE IL LORO ACQUARIO “FAI-DA-TE”, NATO DOPO CHE UN IDRANTE AVEVA PERSO DELL'ACQUA E AVEVA CREATO UNA POZZA, NELLA QUALE GLI ABITANTI DEL QUARTIERE HANNO MESSO ALCUNI PESCIOLINI – GLI ANIMALISTI SI SONO INCAZZATI, SOSTENENDO CHE NON È UN AMBIENTE SALUTARE. UN’ATTIVISTA È STATA MANDATA VIA IN MALO MODO E HA DENUNCIATO: “SONO STATA CONSIDERATA LA BIANCA ARROGANTE”. È SCOPPIATO UN PUTIFERIO..

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Estratto dell'articolo di Anna Lombardi per www.repubblica.it

 

PESCI A Brooklyn

La guerra dei pesci rossi che divide Brooklyn, complice l’estate torrida e un idrante rotto: come in un film di Spike Lee. Per giorni una perdita ha allagato il marciapiede all’angolo fra Hancock Street e Tompkins Avenue, a Bedford–Stuyvesan (“Fá la cosa giusta” era ambientato proprio in quelle strade) dove le brownstone vittoriane sono abitate per un tratto da afroamericani, per l’altro da ebrei ortodossi che per lo più si ignorano. [...]

 

Proprio lo sgocciolamento incessante ha dato un’idea a JeQuan Irving: «Perché non fare una cosa per la comunità e trasformare la pozza accidentale in una vasca urbana, con pesci rossi al suo interno?», ci dice. Agli amici del Bad Luck Bar l’idea è piaciuta. Hanno fatto una colletta e acquistato nel vicino negozio di animali di Fulton Street 50 pesci rossi a 8 dollari l’uno. Mettendoli poi a nuotare nella buca di cemento per la gioia dell’intero vicinato. Una festa di quartiere, i cui scatti, pubblicati via social, hanno fatto il giro della città.

PESCI A Brooklyn

 

Ma non tutti hanno considerato allegra la scena. L’animalista Emily Campbell, 29 anni, che vive nella più hipster Williamsburg, è rimasta pietrificata. Di acquari se ne intende: lavora in una fattoria acquaponica – dove, cioè, si usa acqua depurata – e sta sperimentando un metodo per pulire le vasche con gamberetti vivi.

 

«L’inquinamento della strada e acqua non filtrata ucciderà le bestioline in poco tempo» ha arguito via social. «La vasca urbana è crudeltà sugli animali, sia pure involontaria». Ha voluto dunque “fare la cosa giusta”, almeno dal suo punto di vista. Prima provando a trattare: è andata a Hancock Street posto e ha discusso con gli amici di Irving presenti.

 

pesce rosso in boccia di vetro 2

«Ho spiegato che per conservare i pesci servono filtri e taniche più grandi. Ma nessuno è stato ricettivo» ha raccontato su Reddit. Spiegando pure il disagio di sembrare «la bianca arrogante arrivata da fuori a spiegare a un afroamericano come occuparsi del suo quartiere». Apriti cielo: quel post ha immediatamente diviso in fazioni e altri potenziali salvatori si sono fatti avanti. Con Max David, uno di questi, Campbell è entrata in azione. Piano semplice: armati di piccole reti da pesca, nella notte hanno fatto un rapido blitz. «Ne abbiamo salvati 25». [...]

 

Anche perché i tentativi di salvataggio sono proseguiti tanto più che la legge sulla crudeltà verso gli animali a New York protegge pure i pesci rossi, dopo che nel 2006 Michael Garcia fu dichiarato colpevole di crudeltà aggravata, un reato grave, per aver schiacciato il pesce rosso del suo compagno sotto il piede. Ma nel quartiere, tanto rumore ha solo fatto ottenere più sostegno alla vasca, e si sono organizzate ronde in sua protezione. Fino a sabato.

 

pesce rosso in boccia di vetro 1

Proprio mentre Repubblica era lì, ci ha provato il comune a sedare la rissa mediatica: aggiustando l’idrante. Niente, si litiga ancora: gli animalisti vogliono i restanti pesci in adozione. Ma Irving e i suoi non mollano [...]