UN GIUSTO TRA I POLIZIOTTI – VENEZIA RICORDA GIOVANNI PALATUCCI, IL QUESTORE CHE SALVÒ CENTINAIA DI EBREI DALLA SHOAH PRIMA DI ESSERE EGLI STESSO ARRESTATO E DEPORTATO NEL CAMPO DI CONCENTRAMENTO DI DACHAU - MORÌ DI STENTI NEL 1945, ALL’ETÀ DI 36 ANNI – A RICORDARLO SULLA FACCIATA ESTERNA DELLA CASERMA, L’INSTALLAZIONE LUMINOSA DI UN ALBERO D’ULIVO ANIMATO E TRENTA FRASI – VIDEO
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Nel corso della celebrazione, aperta dal questore di Venezia Maurizio Masciopinto, il sacrificio del «Giusto tra le Nazioni e medaglia d’oro al Merito Civile» Giovanni Palatucci è stato ricordato attraverso l’accensione di una installazione luminosa che proietterà sulla facciata esterna della caserma la raffigurazione di un albero di ulivo.
Inizialmente piccola e con pochi rami, la pianta si anima grazie a una linfa fluttuante che scorre lungo il tronco, facendo crescere rami e foglie man mano che compaiono messaggi di pace.
Alla base dell’albero saranno proiettate le parole «Il valore della Memoria».
L’installazione luminosa, realizzata con il supporto di Vela Spa, sarà visibile per chi transiterà lungo il canale di Santa Chiara e per chi arriverà alla stazione di Santa Lucia. A
lla cerimonia sono intervenuti anche il prefetto Vittorio Zappalorto e il presidente della Comunità ebraica di Venezia, Paolo Gnignati e la presidente del Consiglio comunale Damiano.