GNAM GNAM! - A ROMA SCOPPIA UNA LITE NEL TRAFFICO E UNA COPPIA PESTA E INSULTA UNA DONNA ORIGINARIA DEL MALI MA ITALIANA. LUI LE STACCA IL DITO A MORSI: “COSÌ NEGRA IMPARI A GUIDARE”. HA RISCHIATO LO STESSO TRATTAMENTO ANCHE UN ‘PIZZARDONE’ INTERVENUTO PER BLOCCARE GLI AGGRESSORI. “CHE COSA FAI, DIFENDI UNA NEGRA?”
-Adelaide Pierucci per “il Messaggero”
Pestano, offendono e prendono a morsi una automobilista alla guida dandole della «sporca negra», coppia di romani rischiano di finire a processo con l'accusa di lesioni, minacce e danneggiamento, aggravati dall'odio razziale. La vicenda non è stata inquadrata come la solita lite stradale.
A scatenare la rappresaglia contro la donna, la titolare di una agenzia turistica originaria di Bamako (Mali) ma di nazionalità italiana, che guidava nel centro storico di Fontana di Trevi, sarebbe stata l'intolleranza xenofoba. Un odio subdolo che potrebbe portare a breve la coppia sotto processo con la sfilza di accuse, compresa quella dell'intolleranza razziale. Michele e Immacolata, una coppia del quartiere Trionfale, lui piccolo imprenditore lei impiegata, evidentemente passeggiavano di fretta la sera della loro rappresaglia in mezzo alla strada.
LA RICOSTRUZIONE
Così quando hanno incrociato l'automobilista infastiditi della sua presenza in una zona a traffico limitato le hanno sbarrato la strada e le hanno dato quella che ritenevano la giusta lezione: calci e pugni a volontà che hanno procurato alla vittima lesioni guaribili in quaranta giorni. Mentre la moglie furibonda spaccava a calci uno specchietto revisore dell'auto della malcapitata, l'uomo si è scagliato direttamente dentro l'abitacolo della vettura dove, tra un pugno e uno schiaffo, ha sferrato alla donna un morso così serrato che le ha quasi reciso un dito. «Così negra impari a guidare», si è sfogato poi.
Ha rischiato lo stesso trattamento anche un agente della Polizia di Roma Capitale intervenuto per bloccare gli aggressori. «Che cosa fai, difendi una negra?», si è ulteriormente indispettito. I fatti risalgono al 3 ottobre di due anni fa. Ora la giustizia si prepara a presentare il conto alla coppia. Il sostituto procuratore Carlo Villani, ricevuta l'informativa dal Corpo della polizia di Roma Capitale, ha completato l'indagine preparandosi a portare a processo i due indagati.
Secondo il capo di imputazione i due coniugi oltre aver rotto o specchietto retrovisore, avrebbero procurato alla professionista, laureata a La Sapienza, «una distrazione cervicale, la contusione a una spalla e una morsicatura alla mano sinistra». Una lacerazione che si è infettata al punto di richiedere diversi trattamenti antibiotici e terapie di riabilitazione. Ad aggravare la vicenda gli insulti che hanno accompagnato l'aggressione. A partire dal «torna nel tuo Paese negra di m...». Per l'uomo una contestazione in più. E' stato denunciato anche per aver rifiutato di indicare le proprie generalità. «Le fornirò solo alla Polizia di Stato», aveva risposto piccato. La vittima, assistita dall'avvocato Angela Leonardi, si costituirà parte civile.