GOMPLOTTO! – VI RICORDATE DELL’INTERVISTA BOMBA DI DIANA IN CUI RIVELAVA ALLA BBC LE CORNA DEL MARITO E LA SUA INFELICITÀ? 25 ANNI DOPO SI SCOPRE CHE FU CONVINTA A PARLARE CON UNA SERIE DI MENZOGNE: LE DISSERO CHE IL SUO STAFF LA SPIAVA A FAVORE DEI GIORNALI E DEI SERVIZI SEGRETI, CHE C'ERA UN COMPLOTTO DELLE SUE GUARDIE DEL CORPO E CHE CARLO AVEVA UNA RELAZIONE CON LA BABY-SITTER – LA BBC ORA E' FINITA SOTTO INCHIESTA E SI E' SCHIERATO PURE IL PRINCIPE WILLIAM CHE… - VIDEO
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Luigi Ippolito per il "Corriere della Sera"
Gli occhi luccicanti sottolineati dall'eyeliner , il capo leggermente reclinato, la voce sommessa. Ma le parole sono pesanti come pietre: «Eravamo in tre in quel matrimonio, dunque era un po' affollato». L'atto d'accusa finale della principessa Diana contro il marito Carlo (e la monarchia tutta), squadernato di fronte ai sudditi dagli schermi della Bbc in quella che diventò subito una delle interviste più celebri di tutti i tempi. Ma dietro quei 60 minuti a cuore aperto si celavano segreti inconfessabili, che tornano a galla dopo 25 anni.
E che hanno provocato lo straordinario intervento del principe William a difesa della memoria di sua madre: il duca di Cambridge si è schierato a favore dell'inchiesta già avviata sulla Bbc , accusata di aver circuito la principessa con una rete di menzogne pur di ottenere la clamorosa intervista che condusse al divorzio da Carlo. «L'inchiesta indipendente è un passo nella giusta direzione - ha detto William -. Dovrebbe aiutare a stabilire la verità dietro le azioni che condussero all'intervista».
Fonti vicine al principe hanno fatto sapere ai giornali inglesi che lui considera la vicenda come una questione personale, in cui ne va dell'eredità morale della madre: e che nelle scorse due settimane William si è tenuto in stretto contatto con la Bbc , in modo da fare pressione perché l'emittente britannica accettasse l'inchiesta. L'intervista in questione è la disarmante confessione a cuore aperto concessa da Diana nel 1995 al giornalista Martin Bashir: fu allora che la principessa puntò il dito contro l'infedeltà di Carlo per la sua lunga la relazione con Camilla Parker-Bowles, e rivelò al mondo tutta la sua infelicità, incluse la depressione, l'autolesionismo e la bulimia.
Di conseguenza, la regina Elisabetta, che in privato aveva definito l'intervista «una cosa spaventosa», ordinò che Carlo e Diana, che erano già separati da tre anni, andassero immediatamente al divorzio, che venne ufficializzato l'anno successivo. Ma ciò che è emerso poi è che Bashir convinse Diana a dare l'intervista con una serie di menzogne destinate ad alimentare la paranoia della principessa: le disse che il suo staff la spiava a favore dei giornali e dei servizi segreti, che c'era un complotto ordito dalle sue guardie del corpo e che Carlo aveva una relazione con la loro baby-sitter.
Addirittura, il giornalista arrivò a falsificare documenti bancari, con l'aiuto dei grafici della Bbc , per indurre il fratello di Diana, il conte Spencer, a intercedere presso la sorella. L'effetto fu dirompente. Diana infranse il codice non scritto della famiglia reale ( Never complain, never explain , mai lamentarsi, mai spiegare), decise di raccontare la sua versione della storia e arrivò a mettere in dubbio che suo marito fosse adatto a fare il re.
E l'onda d'urto di quelle parole venne solo amplificata dalla tragica morte della principessa nel 1997.
Adesso, a 25 anni di distanza, ci sarà un'inchiesta su quei fatti, presieduta da uno dei più autorevoli giudici britannici. Una riparazione tardiva anche per il principe William, che a soli 13 anni fu costretto ad assistere a sua madre in tv che faceva a pezzi la sua famiglia: un'esperienza che lo lasciò sconvolto. E per la quale ora chiede giustizia.