UN GRANDE CLASSICO: LE INDISCREZIONI SULLA SALUTE DI DI PUTIN - I SERVIZI SEGRETI DANESI SOSTENGONO CHE AL MOMENTO DELL’INVASIONE DELL’UCRAINA, IL PRESIDENTE RUSSO FOSSE IN CURA PER UNA FORMA DI CANCRO (NON SOFFRIREBBE DI UNA MALATTIA INCURABILE, MA DI FORTI DOLORI CRONICI) - E PROPRIO UN FARMACO SOMMINISTRATO PER LA TERAPIA POTREBBE AVERE INFLUENZATO LA DECISIONE DI LANCIARE L’”OPERAZIONE SPECIALE”, LO SCORSO 24 FEBBRAIO - UNO DEGLI ESPERTI DEGLI 007 DANESI: “LE MANIE DI GRANDEZZA SONO UNO DEGLI EFFETTI COLLATERALI PIÙ NOTI COLLEGATI AL TIPO DI TRATTAMENTO ORMONALE CHE SEGUIVA PUTIN” - LA SUA CONFERMA ALLA PRESIDENZA NON SAREBBE PIU’ CERTA: L’ÉLITE RUSSA VORREBBE UNA PERSONA PIÙ FORTE AL TIMONE…
-Marco Bruna per www.corriere.it
Al momento dell’invasione dell’Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin era in cura per una forma di cancro . Lo riferiscono i servizi di intelligence militare danesi (Fe). Proprio un farmaco somministrato per curare la malattia potrebbe avere influenzato la sua decisione di lanciare l’«Operazione speciale», lo scorso 24 febbraio. Putin non soffrirebbe di una malattia incurabile, ma di forti dolori cronici.
Uno dei fattori che hanno scatenato il più grande conflitto in Europa dalla Seconda guerra mondiale, scrive il quotidiano danese Berlingske, è stato probabilmente il farmaco che il presidente russo stava assumendo in quel momento. «Le manie di grandezza sono uno degli effetti collaterali più noti collegati al tipo di trattamento ormonale che stava seguendo Putin», spiega uno degli esperti del Danish Defence Intelligence Service, intervistato da Berlingske.
Nel rapporto annuale, risalente al 2021, la Fe dava come «molto probabile» un altro mandato di Putin dopo le prossime elezioni presidenziali, che si terranno nel 2024. Nel 2022 i servizi militari danesi hanno corretto questa stima: la conferma di Putin alla presidenza fino al 2029 diventa adesso soltanto «probabile».
«Qualcuno potrebbe pensare di rimuoverlo dall’incarico a causa della salute cagionevole», ha detto un ufficiale dell’intelligence. L’agenzia ipotizza che Putin soffrirebbe di forti dolori cronici dopo diverse cadute e incidenti. «Ecco perché cerca di sedersi e aggrapparsi alle cose. Lo fa per alleviare il dolore».
Il rapporto ricorda che la salute di Putin, come riferito da vari media, sarebbe peggiorata dopo una caduta da cavallo negli anni 2000. Negli ultimi anni si sarebbe anche infortunato durante le lezioni di judo e hockey. Gli esperti dell’Fe non si aspettano che Putin muoia a causa delle sue condizioni di salute ma ritengono che nel tempo l’élite russa pretenderà una persona più forte al timone del Paese. «Abbiamo la forte impressione che una parte dell’establishment capisca che stanno andando nella direzione sbagliata», ha aggiunto l’ufficiale dell’intelligence militare danese.
I problemi alla schiena
Nei mesi scorsi, la prima speculazione sulla salute di Putin ha riguardato la schiena, ovvero possibili problemi alla colonna vertebrale per pregressi traumi sportivi, come accennato un volta dal «vassallo» bielorusso Lukashenko, o addirittura una neoplasia al midollo spinale, la cui sintomatologia sarebbe compatibile con alcune difficoltà deambulatorie e certe irrequietezze posturali di Putin. Lui stesso, scrive qui Sandro Modeo, una volta ha ricordato i «fortissimi dolori alla schiena» patiti dal padre (scomparso il 2 agosto ’99 per cause non chiarite), indicando una possibile predisposizione ereditaria.
Un’altra ipotesi sulle patologie di Putin riguarda il Covid-19: nel dettaglio, la possibilità che una forma di Long-Covid possa aver prodotto una nebbia cognitiva.
Gli attacchi d’ira causati dalle cure per il cancro
Altri sostengono invece che soffrirebbe di disturbi cerebrali causati dalla demenza, conseguenze del morbo di Parkinson, oppure avrebbe attacchi di rabbia provocati dai trattamenti con gli steroidi per curare il cancro. A tornare sui presunti problemi di salute del presidente russo è stato anche il Daily Mail, che cita fonti di intelligence occidentali vicino al Cremlino.
«Uno specialista ha visitato Putin 35 volte a Sochi»
Sono rimbalzate in Rete e sui giornali anche teorie su un possibile cancro alla tiroide di Putin. Lo ha svelato un’inchiesta di Proekt, media russo indipendente specializzato in giornalismo investigativo, che mostra l’elenco dei medici che accompagnano il presidente nei suoi viaggi.
I medici — tra cui Alexei Shcheglov, Yaroslav Protasenko e Yevgeny Selivanov — avrebbero visitato Putin per un lungo periodo, quando «apparentemente aveva problemi alla schiena», e in tempi più recenti lo zar avrebbe chiesto il supporto di «uno specialista in cancro alla tiroide che è andato a trovarlo 35 volte in quattro anni nella sua residenza di Sochi».