GRANDI NAVI, GRANDI CASINI - I “BESTIONI” DA CROCIERA TORNANO IN LAGUNA DOPO 17 MESI DI STOP TRA ACQUA ALTA E COVID E SPACCANO IN DUE VENEZIA: DA UNA PARTE LE PROTESTE E GLI ATTACCHI AL GOVERNO, DALL’ALTRA LA FESTA DI CHI CERCA DI RIPARTIRE E DIMENTICARSI IL PERIODO DI CASSA INTEGRAZIONE O DISOCCUPAZIONE - IN BALLO C’È ANCORA IL PROGETTO DEL TERMINAL CONTAINER DI MARGHERA PER RIDURRE I PASSAGGI A SAN MARCO, MA...
-Alberto Zorzi per il “Corriere della Sera”
Dal ponte lungo le Zattere si vede lo stuolo di bandiere dei circa 400 «no navi» che protestano. Dietro ci sono i getti d'acqua dei rimorchiatori e gli striscioni «welcome back». Sullo sfondo «lei», la Msc Orchestra, che con i suoi 294 metri di lunghezza, 32 di larghezza e 60 di altezza e una stazza di 92 mila tonnellate svetta sui tetti di Venezia.
È tutta in questa immagine la «prima guerra delle crociere» che si è «combattuta» ieri per la ripartenza delle grandi navi dopo 17 mesi di stop a causa inizialmente dell'acqua alta del 12 novembre 2019, poi del Covid.
Due cortei, uno pro e uno contro le crociere. Da un lato un settore che cerca di ripartire dopo cassa integrazione o disoccupazione, con 200 lavoratori rientrati in servizio (su 1.700 a regime). Dall'altra il coro «fuori le navi dalla Laguna» e l'urlo del portavoce Tommaso Cacciari nel microfono.
«Oggi si svela al mondo la fake news del governo - ha detto -. Hanno raccontato di aver vietato il passaggio delle crociere in laguna e questo è il risultato». Un centinaio di agenti ha vigilato e c'è stato un solo momento di tensione quando due barche «pro navi» hanno oltrepassato il «cordone» prestabilito: saranno multate.
La nave Msc è partita per Bari alle 16.10 con 840 passeggeri a bordo. «Centinaia di padri di famiglia da oltre un anno sono a zero reddito e la cassa integrazione sta per finire - afferma Vladimiro Tommasini, presidente della coop Portabagagli e del comitato Venezia Lavora -. Vedere una nave ormeggiata ci dà l'energia per tornare a una vita normale».
L'Orchestra tornerà ogni sabato, poi a fine mese inizieranno a circolare da Venezia anche la Msc Magnifica e la Costa Deliziosa. Sono previste 60/70 toccate contro le 550 degli anni passati.
«Oggi per noi è una festa», dice Alessandro Santi, presidente nazionale di Federagenti e portavoce della Venice Port Community. Il problema è il futuro: da 9 anni si discute a Venezia di come togliere le crociere dal bacino di San Marco e di recente il governo ha deciso di fare un bando di idee per trovare soluzioni fuori dalla Laguna.
«Quando ci saranno le esamineremo dal punto di vista tecnico», dice Francesco Galietti, direttore di Clia Italia, l'associazione delle compagnie. I protocolli Covid, che prevedono il tampone a tutti i crocieristi, hanno frenato quegli «approdi diffusi» che si volevano fare nei terminal container di Marghera per ridurre i passaggi a San Marco.
I passeggeri devono presentarsi con un tampone eseguito entro le 96 ore precedenti. Proprio perché non ce l'aveva, una donna originaria dell'Est Europa non è stata fatta salire.
Tra gli altri 840 passeggeri, principalmente italiani ma con qualche europeo, nessun positivo. «È la quinta crociera che facciamo, non vedevamo l'ora di tornare a navigare», racconta una coppia varesina. Marito e moglie di Monza festeggeranno invece a bordo il loro quarantesimo anniversario di matrimonio: «In realtà era l'anno scorso, ma non abbiamo potuto farlo».