GWYNETH PALTROW LASCIA IL CINEMA (VISTO CHE IL CINEMA AVEVA LASCIATO LEI) – ORA CHE GUADAGNA MILIONI VENDENDO UOVA DI GIADA DA INFILARE NELLA PATONZA, CI RIVELA CHE DAL 1999 NON ERA SICURA CHE RECITARE FOSSE LA SUA STRADA. ATTRICE MEDIOCRE, WEINSTEIN LE FECE VINCERE L’OSCAR PER “SHAKESPEARE IN LOVE”: SENZA LA SPINTA DEL PUZZONE, LE RIMANEVANO RUOLI MINORI IN FILM DI SUPEREROI
-
“Mi sono disinnamorata della recitazione”. A parlare è Gwyneth Paltrow che, in un’intervista alla radio Sirius XM, ha motivato il suo progressivo allontanamento dal mondo del cinema. Le uniche apparizioni sul grande schermo dell’attrice negli ultimi anni sono state quelle nei panni di Virginia ‘Pepper’ Potts in tre film Marvel (‘Spider-Man: Homecoming’ nel 2017, ‘Avengers: Infinity War’ nel 2018 e ‘Avengers: Endgame’ nel 2019).
Paltrow ha confessato di aver perso la strada dopo aver vinto l’Oscar come migliore attrice per il film Shakespeare in Love nel 1999: “Parte della bellezza della recitazione è svanita” a causa dell’intensa attenzione pubblica. Poi, la crisi definitiva è arrivata col movimento ‘me too’: lei che aveva lavorato a lungo con la Miramax di Harvey Weinstein (“un capo davvero brutale”) e confessa di essersi chiesta se quella fosse davvero la sua vocazione.
Il suo ultimo ruolo da protagonista in un lungometraggio è stato al fianco di Johnny Depp in ‘Mortdecai’ del 2015. Film peraltro considerato un grande flop commerciale e molto poco apprezzato anche dalla critica. Negli ultimi due anni ha recitato anche nelle prime due stagioni della serie Netflix ‘The Politician’. Nel frattempo continua ad occuparsi del suo marchio di lifestyle ‘The Goop Lab’.