HARARI NON È SAPIENS! – LO SFONDONE DELLO STORICO ISRAELIANO YUVAL NOAH HARARI: HA SCRITTO CHE “SAPIENS” (IL TITOLO DI UNO DEI SUOI MATTONI MOLTO COMMENTATI E POCO LETTI) È PLURALE! - PECCATO CHE HOMO SIA SINGOLARE, E SE SAPIENS FOSSE PLURALE COME DICE LUI DIVENTEREBBE HOMINES. A MENO CHE…
-
Sergio Carli per www.blitzquotidiano.it
Harari e il latino, abbiamo un problema. Hanno definito lo storico israeliano Yuval Noah Harari, superstar della conoscenza. Questa è Repubblica, un po’ enfatica. Più cauto il New Yorker. “La storia di chiunque, sempre.
Yuval Noah Harari ha previsto la possibile fine del genere umano. Ora che succede?”. Ma finora nessuno mi pare si sia accorto di un suo tragico e fondamentale errore. Un errore, una svista, una piccola sciatteria che ha mandato in crisi la mia devastante e invidiosa ammirazione. E gettato un’ombra sulla credibilità del suo lavoro. Oltre che rappresentare un segno di disprezzo per le nostre radici latine e per estensione per noi stessi.
Harari ha scritto che Sapiens (da Homo Sapiens, titolo del suo libro che ha venduto 15 milioni di copie in tutto il mondo) è plurale. Testualmente: …userò il termine sapiens (mantenendolo invariato al plurale) …ecc. ecc. ( Bompiani editore, terza edizione, pag. 14). Cioè tu sei sapien, noi siamo sapiens.
Sapiens sapientis, al plurale sapientes. Ma homo è singolare, come sapiens. Se sapiens fosse plurale homo diventerebbe homines. Se fosse plurale, allora sarebbe homo sapien o homines sapientes. A meno che Harari non consideri homo latino indeclinabile in inglese e sapiens inglese plurale. Un bel pasticcio. Una superstar della conoscenza non se lo può permettere. Altrimenti retrocede a una costellazione minore.
A scuola una volta si insegnava che tu sei sapiens e noi siamo sapientes. Se non ci credete, andate a questo link che vi porta al testo del libro e digitate “plurale” nella maschera di ricerca. Se non ricordate il latino, chiedete la declinazione a Google. Un precedente sullo stesso giornale…
Possibile che il traduttore non se ne sia accorto? Può essere che il redattore che ha curato la messa in pagina se lo sia lasciato sfuggire? Con la scuola di oggi tutto è possibile.
Vero che pochi nel mondo studiano o hanno studiato il latino. Ma viene il sospetto che quei pochi che sanno il latino non leggono Harari o che nessuno abbia dato peso alla svista.
Né d’altra parte Harari è tenuto a sapere il latino. Ma io che non conosco l’inglese non mi azzarderei a elaborare sulla grammatica di quella lingua. Così Harari ha dato una piccolissima prova di superficialità e sciatteria che mi ha indotto a lasciare da parte Sapiens e il suo stile molto strutturato e per me difficile da seguire. Sarà una superstar della conoscenza ma ho i miei dubbi.