HULA-HOPE – CHI È, CHI NON È E CHI SI CREDE DI ESSERE HOPE HICKS, L’EX MODELLA AMICA DI IVANKA INDICATA COME IL PAZIENTE ZERO DELLA CASA BIANCA – SAREBBE STATA LEI A CONTAGIARE TRUMP, CON CUI NELL’ULTIMA SETTIMANA È STATA VICINISSIMA (FORSE TROPPO) – 31 ANNI, EX PORTAVOCE DEL PRESIDENTE, AVEVA LASCIATO L’INCARICO NEL 2018 PER ANDARE A FOX NEWS, PER POI TORNARE A FEBBRAIO PER AIUTARE IL PUZZONE CON LA CAMPAGNA ELETTORALE – VIDEO: LEI E KUSHNER ENTRANO SULL’AIR FORCE ONE SENZA MASCHERINA
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1 – HOPE, L’EX MODELLA (AMICA DI IVANKA) CHE HA SCALATO IL POTERE
Sempre insieme in questo finale di campagna elettorale. Dai comizi al dibattito televisivo. La consigliera di Trump, Hope Hicks, che si ritiene abbia contagiato il presidente con il coronavirus, nelle ultime settimane è stata l'ombra di Donald.
Ha viaggiato sull'Air Force One con il presidente e il suo staff diverse volte solo questa settimana. Sono stati insieme in Pennsylvania sabato - dove fra l'altro Hicks è stata fotografata, senza mascherina, al fianco di altri consiglieri di Trump - e sono stati insieme a Cleveland, per il primo duello con l'avversario Joe Biden martedì, e il giorno successivo nel Minnesota per un altro appuntamento della campagna elettorale.
Hicks, 31 anni, era stata portavoce del presidente dall'inizio della sua campagna elettorale del 2016, quando di anni ne aveva appena 27, e poi responsabile della comunicazione della Casa Bianca, prima di lasciare l'incarico nel marzo del 2018, per andare a lavorare a Fox News dopo aver ammesso di aver detto «piccole bugie» al capo della Casa Bianca, a causa dello scandalo Russiagate.
Era tornata al fianco di Trump lo scorso febbraio, come consigliera. Nata a Greenwich, nel Connecticut, laureata in lingua e letteratura inglese alla Southern Methodist University di Dallas, Hicks ha un passato da modella. Un lavoro svolto fin da bambina, posando per campagne pubblicitarie di moda per adolescenti.
E poi, quando lei stessa è diventata una teeager, per lo stilista americano Ralph Lauren e i magazzini Macy' s. I suoi esordi nel mondo della comunicazione riguardano società di pubbliche relazioni a New York. Un interesse coltivato in famiglia visto che Hicks è figlia del vicepresidente della comunicazione della Nfl, la principale lega di Football Americano.
L'incontro fatale con l'altra famiglia, i potenti Trump, arriva nel 2014, quando per conto di un'altra azienda, la giovane Hope si trova a dover fare da ufficio stampa per promuovere la linea di moda di lusso della figlia di Donald, Ivanka. A ottobre di quell'anno viene assunta a tempo pieno dalla Trump Organization e a gennaio 2015 è promossa a portavoce della campagna presidenziale di Donald Trump, il suo primo incarico politico.
2 – HOPE, L'EX FOTOMODELLA SEMPRE AL FIANCO DEL CAPO È LEI LA SOSPETTA "UNTRICE"
Flavio Pompetti per “il Messaggero”
Tutti gli sguardi sono puntati su di lei, e Hope Hicks odia essere al centro dell'attenzione. Nel 2015 a ventisei anni di età, con un curriculum di pubbliche relazioni tutte nel campo della moda, l'ex modella e amica intima di Ivanka fu catapultata all'improvviso da Donald Trump nella ribalta politica, con la nomina a portavoce della campagna presidenziale dell'imprenditore.
Ieri dopo quattro anni di intermittente e fedele servizio alla Casa Bianca, la giovane donna è diventata all'improvviso la sospetta untrice che ha portato il coronavirus all'interno della dimora presidenziale, e che ha contagiato Donald e sua moglie Melania. Trump l'ha scelta per la sua leggendaria efficienza nello sbarrare le porte di accesso, prima della Trump Tower, poi dell'ufficio ovale, alle centinaia di persone che ogni giorno bussano alla porta del potere e che vengono respinte come non grate dall'attuale presidente.
In questa veste Hicks ha servito con assoluta invisibilità, anche se nel frattempo ha goduto della massima fiducia da parte di Trump. È stata una presenza costante nelle stanze più intime della East Wing, è ha goduto di una prossimità fisica all'ufficio ovale, e di una continuità nella posizione di lavoro, poco comune per il boss che ama gridare: «Sei licenziato!».
La familiarità con la quale Donald Trump la tratta aveva dato adito già due anni fa ad insinuazioni sulla vera natura del rapporto che li lega, e l'ipotesi di una trasmissione intima e diretta del virus tra i due è tornata ad agitare le pagine dei siti social ieri, mentre si diffondeva la notizia della malattia che ha colpito il presidente in una misura maggiore che la sua giovane moglie.
LA SORPRESA
È stata Hicks a lasciare l'incarico con una certa sorpresa da parte della squadra di governo a marzo del 2018. Disse che aveva meditato la decisione a lungo, e che non aveva nessun motivo di attrito che la spingeva. Infatti anche nel periodo di interregno è rimasta in stretto contatto: è stata assunta per due anni come vice presidente della Fox News, con la funzione di garantire una linea di comunicazione diretta con l'ufficio ovale.
A febbraio di quest' anno la nuova chiamata a Washington, questa volta nella funzione di assistente di Jared Kushner e consigliera di Donald Trump. Il video clip che ieri ha fatto il giro del mondo la ritrae al momento di salire sull'aereo presidenziale alla volta del dibattito di Cleveland, affiancata dal genero del presidente.
Ma è stata davvero lei a contagiare la coppia? I sospetti sorgono dal fatto che mercoledì sera al ritorno a Washington Hope è stata la prima a bordo dell'Air Force One ad accusare sintomi, e a segregarsi in uno spazio riservato. Questo non le aveva impedito però di accompagnare Trump nel comizio e nella raccolta di fondi elettorali in Minnesota dopo il dibattito in Ohio. La conferma della positività è arrivata solo giovedì mattina, e ancora una volta la reazione della squadra presidenziale è stata sorprendente.
Trump ha potuto di nuovo volare alla volta della sua proprietà in New Jersey per un altro incontro con i donatori. La mancanza di rispetto del protocollo sanitario è stata arrogante e totale all'interno della Casa Bianca, fino all'ultima esibizione provocatoria del capo di gabinetto Mark Meadows, il quale è uscito ieri a volto scoperto dall'edificio per un breve comunicato ai media raccolti nel prato.
Sbrogliare la matassa dei contatti in cerca del paziente zero di questa vicenda potrebbe rivelarsi molto complicato. Hope Hicks alla fine potrebbe risultare la vittima, piuttosto che l'artefice del contagio. Vittima di un atto di fedeltà che nel maniacale desiderio di controllo di Donald Trump, ha compreso finora anche il rifiuto delle norme più ovvie di autodifesa dal virus.