INFERNO A CATANIA: A CAUSA DEL CALDO TORRIDO CI SONO ZONE DELLA CITTA’ IN CUI DA 90 ORE MANCANO ACQUA E LUCE – LA SITUAZIONE E’ DIVENTATA ANCORA PIU’ PROBLEMATICA OGGI CHE SI SONO TOCCATI I 45 GRADI PER GLI ANZIANI E PER LE FAMIGLIE CON BAMBINI - ACIREALE E PATERNÒ I CENTRI PIÙ COLPITI, MA I DISAGI SONO DISSEMINATI IN TUTTO IL TERRITORIO – DOPO L’INCENDIO, L’AEROPORTO DI CATANIA TORNERA’ IN PIENA OPERATIVITA’ LA PROSSIMA SETTIMANA – VIDEO
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Estratto dell’articolo di Salvo Fallica per corriere.it
Un nuovo record in negativo per Catania, vi sono aree della città dove la luce e l’acqua mancano da oltre 90 ore. Una situazione drammatica: nella metropoli etnea colpita dal caldo torrido continuano i disservizi causati da prolungati blackout elettrici che lasciano senza luce interi quartieri. Con ricadute su più fronti, nella vita quotidiana dei cittadini e delle imprese.
Senza luce le case si trasformano in forni a causa del mancato utilizzo dei climatizzatori, con i prodotti in frigorifero inutilizzabili. E cosa altrettanto grave, senza elettricità la Sidra e gli altri fornitori non possono erogare il fondamentale servizio dell’acqua potabile.
Vi sono molte famiglie con bambini e anziani in casa che comunicano sui social e con missive ai media la loro disperazione. Nonostante gli annunci la situazione rimane molto problematica. Interi nuclei familiari che debbono affrontare serate e lunghi notti torride con la fioca luce delle candele.
La notizia data ieri dal ministro per la Protezione civile Nello Musumeci sul fatto che i cavi interrati dell’Enel hanno difficoltà alle alte temperature e sono la principale causa dei blackout elettrici, sta facendo riflettere l’opinione pubblica. I cittadini pensano che bisognava pensarci prima ad ammodernare le infrastrutture. Nell’Etna Valley, città all’avanguardia nella microelettronica e nell’hi-tech, apprendere che i cavi interrati non resistono alle ondate di calore, seppur alte, ha lasciato molti attoniti. La situazione peggiora anche nella provincia etnea, in centri piccoli e medi, vi sono stati nuovi e prolungati blackout.
Tra le città più colpite, Acireale e Paternò (centri di 50 mila abitanti). I disagi sono disseminati nei territori.
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