INSEGUIVANO UN SOGNO E VIVONO UN INCUBO – L'EMITTENTE PORTOGHESE “RTP” DENUNCIA LE CONDIZIONI DISUMANE IN CUI VIVONO I RAGAZZI TRA I 13 E I 22 ANNI DELL’ACCADEMIA “BSPORT”, SCUOLA CALCIO CHE "PROMETTE" LA SCALATA VERSO I MIGLIORI CLUB DEL MONDO (AL COSTO DI 2 MILA EURO AL MESE) – MOLTI GIOVANI ASIATICI E SUDAMERICANI VIVONO DA “SEQUESTRATI”: GLI VENGONO TOLTI I PASSAPORTI E LE CAMERE SONO CHIUSE CON UN LUCCHETTO - CHI DEVE ANDARE IN BAGNO SI DEVE ARRANGIARE FACENDO I BISOGNI DENTRO UNA BOTTIGLIA – LE DENUNCE DEI GENITORI E LE MINACCE DI SUICIDIO...

-


Estratto dell'articolo di André Guerra e Rodrigo Coimbra per www.diretta.it

 

porte delle camere da letto chiuse con lucchetti durante la notte

La RTP ha offerto i dettagli dell'inchiesta sul presidente dell'Assemblea generale della Lega dei club, Mário Costa, sospettato di traffico di esseri umani. In ballo c'è l'arrivo in Portogallo di circa 114 giovani calciatori provenienti da Paesi dell'Estremo Oriente e del Sud America in condizioni inadeguate e in un regime di semiclandestinità, che ha portato tre giovani a minacciare il suicidio.

 

Secondo RTP news, il caso riguarda accordi illegali con calciatori provenienti dall'Asia e dal Sud America e coinvolge più di cento giovani di età compresa tra i 13 e i 22 anni. Dopo le perquisizioni effettuate lunedì dal Servizio stranieri e frontiere (SEF), tutti i minori sono stati allontanati dall'accademia e ospitati per la notte in centri di accoglienza.

 

lettera inviata da un padre all'accademia

Questi ragazzi sono stati scovati in tornei giovanili e sono arrivati in Portogallo attratti da contratti di formazione calcistica e anche accademici, con la promessa di essere inseriti in club dei campionati nazionali. I genitori pagavano tra i 600 e i 2.000 euro al mese.

 

Tutti vivevano in collegi o semi-convitti. L'accademia in questione, Bsports, situata a Riba d'Ave, nel nord del Portogallo, tratteneva i loro passaporti e potevano lasciare le strutture solo con un'autorizzazione superiore e dopo aver pagato immediatamente 11 mesi di contratto. Se volevano rinunciare prima di questi 11 mesi, i genitori dovevano pagare l'importo totale del contratto, inviare una lettera scritta in cui si richiedeva la partenza del minore e pagarsi anche il biglietto per il volo di ritorno al Paese d'origine. Si tratta di una spesa che molte famiglie, con poche risorse, non possono permettersi. Altrimenti, i giovani sarebbero stati trattenuti.

 

i paesi in cui bsports sostiene di essere presente

Sono state le denunce dei genitori a portare all'indagine del SEF. Secondo il pezzo del canale, durante la notte le porte delle camere da letto venivano chiuse con un lucchetto e i bisogni fisiologici venivano fatti in un contenitore di plastica. Sia gli adulti che i minori uscivano dalle strutture solo accompagnati e acquistavano solo ciò che era autorizzato.

 

L'edificio era dotato di un sistema di sorveglianza, che però non ha impedito a due giovani di fuggire e tornare in Colombia. Sempre secondo la RTP, tre giovani guineani hanno addirittura minacciato di suicidarsi nel tentativo di recuperare i loro documenti di identità. […]

 

messaggi trapelati da un familiare di un ragazzo

[…] Bsports ha un canale televisivo e una presenza assicurata in almeno 34 Paesi con personaggi di spicco come ambasciatori, tra cui un ex membro del Parlamento. La pagina Facebook ha 12.000 like e 16.000 follower e nell'opuscolo informativo si garantisce la disponibilità di un "corso professionale per calciatore". […]

bsports
minacce di suicidio da parte di giovani guineani
messaggio inviato da un membro di bsports