IO & ME, UNA DOPPIA VITA - L'INCREDIBILE STORIA DI DARIUSZ PLAZEWSKI, IMPRENDITORE POLACCO E FONDATORE DI UNA DISTILLERIA IN INGHILTERRA CHE DA OLTRE 20 ANNI VIVE CON DUE IDENTITÀ: IN REALTÀ SI CHIAMA LUCASZ RATAJEWSKI ED È RICERCATO NEL SUO PAESE PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE - NEL 2003, L'UOMO ERA FUGGITO DALLA POLONIA DOPO ESSERE STATO CONDANNATO A TRE ANNI PER POSSESSO DI UN’ARMA DA FUOCO - A LONDRA, L'UOMO AVEVA RICOMINCIATO DA ZERO CON LA "BIMBER DISTILLERY", CON BOTTIGLIE CHE COSTANO ANCHE 2.000 STERLINE - L'UOMO E' STATO ARRESTATO IN ATTESA DELL'ESTRADIZIONE…
-Estratto dell'articolo di Paola De Carolis per il "Corriere della Sera"
[…] In Gran Bretagna Dariusz Plazewski è noto come l’intraprendente fondatore di una distilleria di whisky. In Polonia si chiama Lucasz Ratajewski ed è ricercato per associazione a delinquere. […] come è possibile che in vent’anni di residenza nel Regno Unito nessuno si sia accorto di nulla?
L’Alta Corte ha predisposto il carcere in attesa di una decisione sull’estradizione nel Paese d’origine[…]. Nel 2003, in Polonia era stato condannato a tre anni di reclusione perché trovato in possesso di un’arma da fuoco. Era allora che era fuggito a Londra e aveva ricominciato da zero. […] L’accusa è quella di aver procurato le armi per un omicidio (poi mai realizzato) nonché di aver spacciato sostanze illegali, dalla cannabis all’eroina, alla fine degli anni Novanta.
A Londra — dove tempo fa ha ottenuto la cittadinanza britannica — è un imprenditore di tutto rispetto, che dopo aver lavorato in proprio come costruttore ha messo su la Bimber Distillery, la prima distilleria inglese di whisky single malt (che è una specialità scozzese) con bottiglie che costano anche 2.000 sterline. Recentemente ne è stata inaugurata anche una filiale in Scozia. Stando al suo legale, è «un padre devoto», un uomo di famiglia che «ha messo radici nel Regno Unito», un imprenditore che dà lavoro a 40 persone: «È inconcepibile che dopo vent’anni di duro lavoro in questo Paese decida di scappare», ha detto il suo avvocato.
La giudice preposta al caso non si è lasciata convincere e ha disposto il carcere anche perché, al momento dell’arresto avvenuto a gennaio nel quartiere londinese di Acton, Ratajewski ha continuato a fornire alla polizia generalità e documenti fittizi. Solo di fronte alla fotografia diramata con la richiesta di estradizione, ha ammesso di essere la stessa persona e di aver vissuto per venti anni in Gran Bretagna con una falsa identità. «Non è una persona di cui ci si può fidare», ha sottolineato la giudice. […]