ITALIA CON LE ARMI SPUNTATE – CROSETTO, DAL CONSIGLIO NATO DEI MINISTRI DELLA DIFESA, FA SAPERE CHE “L'ITALIA FATICA AD AUMENTARE LA SPESA MILITARE OLTRE IL 2% DEL PIL. CI SONO DIFFICOLTÀ LEGATE AI VINCOLI DEL PATTO DI STABILITÀ EUROPEO” – E STRONCA L'IPOTESI DI UN PACCHETTO DI AIUTI DI 40 MILIARDI L'ANNO PER L'UCRAINA DA PARTE DELL'ALLENZA: “NON SIAMO D'ACCORDO A UN IMPEGNO DI QUESTO TIPO, SIGNIFICHEREBBE PER NOI 3,5 MILIARDI ALL'ANNO AGGIUNTIVI…”
-CROSETTO, FATICHIAMO AD ARRIVARE AL 2% DEL PIL IN DIFESA
(ANSA) - "È emerso l'impegno da parte di quasi tutti i Paesi della Nato ad aumentare oltre il 2% la spesa militare e io ho ribadito la difficoltà dell'Italia collegati ai vincoli del patto di stabilità europeo: non si può avere una posizione di un certo tipo qui e un'altra a 2 chilometri di distanza, magari dovrebbero essere concordate politicamente insieme perché alcuni Paesi come il nostro hanno difficoltà a raggiungere e mantenere l'impegno". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto a margine della ministeriale Nato.
CROSETTO, L'ITALIA CONTRARIA AI 40 MILIARDI ANNUI PER KIEV
(ANSA) - "Il pacchetto da 40 miliardi all'anno per l'Ucraina è un discorso posticipato. I 40 miliardi non ci sono, l'Italia ha detto che non è d'accordo a un impegno di questo tipo, che avrebbe significato per noi 3,5 miliardi all'anno aggiuntivi, dato che già facciamo difficoltà ad arrivare al 2%. Quando raggiungeremo il 2% discuteremo di ulteriori investimenti". Lo ha detto il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto a margine della ministeriale Nato.
"I 40 miliardi per l'Italia non sono in agenda, gli aiuti all'Ucraina continuiamo a darli, sto preparando il nono pacchetto", ha notato. "L'impegno per noi è raggiungere il 2% delle spese in difesa, che già è problematico per il nostro Paese visti i vincoli europei. Non possiamo aggiungere altri obiettivi ambiziosi: non ho l'abitudine di prendere impegni che poi so di non poter rispettare e l'ho detto chiaramente".
CROSETTO, SOSTEGNO A KIEV NON CAMBIA DOPO LE EUROPEE
(ANSA) - "Le posizioni europee non sono collegate ai governi di una parte o dell'altra, sono posizioni delle nazioni e non penso varino con il cambiare dei governi, vale sia per la Francia che la Germania e per tutti gli altri Paesi dove le maggioranze non sono solide dopo il voto". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto rispondendo a chi gli chiedeva se il risultato delle elezioni europee in Francia e Germania potrebbe alterare il sostegno della Nato all'Ucraina. "Quel che succede in Ucraina va al di là del colore politico, tutti si rendono conto del pericolo di abbandonare il diritto internazionale a favore di quello del più forte".