IN ITALIA ESISTONO MORTI DI “SERIE A” E QUELLI DI “SERIE B” – AI FUNERALI DELLE TRE VITTIME DEL CROLLO DELLA VELA CELESTE C’ERANO MOLTE SEDIE VUOTE: SI SONO PRESENTATE ALCUNE CENTINAIA DI PERSONE, MA MOLTE MENO DI QUELLE ATTESE – IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA, VINCENZO DE LUCA: “PER QUELLO CHE MI RIGUARDA AVREI DEMOLITO TUTTO, MA NON OGGI, DA TEMPO. È CHIARO CHE VI È UNA GRANDE QUESTIONE SOCIALE MA LE QUESTIONI SOCIALI SI AFFRONTANO..." - VIDEO
-#Scampia Nel giorno dei funerali delle vittime del crollo del ballatoio, il sindaco di Napoli, Manfredi, parla del futuro delle Vele al microfono di @elenapababaloni pic.twitter.com/MkfBVf690F
— Rai Radio1 (@Radio1Rai) July 29, 2024
1. CROLLO SCAMPIA, MOLTE SEDIE VUOTE AI FUNERALI
(ANSA) - Solo alcune centinaia di persone in piazza Giovanni Paolo II a Scampia, in occasione dei funerali delle tre vittime del crollo. Un dato inferiore alle attese, anche in considerazione dei preparativi predisposti. Molte le sedie vuote, solo alcune centinaia i presenti sulle duemila presenze massime che erano state preventivate.
2. PALLONCINI AL CIELO A SCAMPIA, URLA E PUGNI SULLE BARE
(ANSA) - Centinaia di palloncini bianchi e azzurri in volo verso il cielo e l'applauso della folla hanno salutato la fine della cerimonia funebre delle tre vittime del crollo alla Vela Celeste di Scampia: Roberto Abbruzzo, 29 anni, Margherita Della Ragione, 35 e Patrizia Della Ragione, 53 anni. Al termine della cerimonia lo strazio dei parenti si è manifestato con urla di dolore e pugni sulle bare da parte di chi non si rassegna al tragico epilogo.
In piazza, tra le autorità anche il sottosegretario ai Rapporti col Parlamento Pina Castiello e i deputati di Avs Francesco Borrelli e del Pd Valeria Valente. Tra i presenti, mischiato tra la folla, anche il cantante Franco Ricciardi, originario del quartiere. Quattro persone sono svenute durante il rito. Una donna anziana è stata sottoposta ad un elettrocardiogramma.
3. VESCOVO, "NO A ETICHETTE, SCAMPIA RISORGERA' ANCHE STAVOLTA"
(ANSA) - Il crollo alla Vela di Scampia simbolo di un crollo morale da arginare e prevenire in tutte le periferie del Sud. È il messaggio che l'arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia, affida all' omelia pronunciata nel corso delle esequie delle tre vittime del crollo della Vela Celeste di Scampia in corso a Napoli alla presenza di alcune centinaia di persone in piazza Giovanni Paolo II.
"Gli abitanti di Scampia - ha esordito don Mimmo - che per già molto tempo hanno subito etichette mediatiche frettolose e generalizzanti, che hanno tanto lottato per scrollarsi di dosso un'opinione pubblica che legge le situazioni con una superficialità spesso più attratta dalla decadenza del male che dai tanti segni primaverili di riscatto, oggi si ritrovano qui, insieme all'intera città, per piangere Roberto, Patrizia, Margherita e per pregare per la guarigione di Carmela, Martina, Giuseppe, Luisa, Patrizia, Mya, Anna, Greta, Morena Suamy e Annunziata, vittime di un crollo che va ben oltre le macerie di cemento e ferro, assurgendo a simbolo di un crollo sociale che deve essere arginato, prevenuto, evitato, non solo qui ma in tutte le periferie della nostra città, del nostro Sud, della nostra Italia!"
"Periferie -l 'auspicio dell'arcivescovo - che possono rinascere, che possono diventare simbolo di una resurrezione possibile, come ci insegna proprio la nostra Scampia che, al di là di certe narrazioni parziali e stereotipate, ha saputo sempre rialzarsi, diventando un esempio di autentica resilienza e riscatto, grazie all'onestà e all'impegno di tanti suoi figli e figlie, Chiesa, società civile e istituzioni che, quando si alleano per il bene comune, possono compiere veri e propri miracoli"
4. VESCOVO, DA ISTITUZIONI ARRIVINO AZIONI CONCRETE PER SCAMPIA
(ANSA) - "Venga il tuo Spirito e soffi su chi ha il compito di governare e amministrare il bene comune, affinché attraverso politiche di risanamento e di inclusione, possa rispondere con azioni concrete e immediate alle vite segnate dalla sofferenza, perché la politica è autentica se fa sua l'etica della cura, e solo la cura può trasformare il dolore in speranza, la sfiducia dei singoli in un nuovo slancio comunitario!".
È uno dei passaggi dell'omelia pronunciata dall'arcivescovo di Napoii don Mimmo Battaglia ai funerali delle tre vittime del crollo alla Vela Celeste di Scampia, in corso a Napoli. "Venga il tuo Spirito - ha aggiunto il presule - e soffi sulle vele della nostra città, non su quelle di ferro e cemento deteriorate dal tempo e dall'incuria, ma su quelle vive, quelle fatte di carne, su quelle che oggi più che mai devono essere dispiegate, su quelle che raccontano un passato di dolore e di lotta, e la cui stoffa lascia intravedere il colore della resilienza, della forza di chi non si arrende, della tenacia di chi spera ancora nel domani, della fede evangelica di chi trova bellezza anche nelle sue cicatrici!"
5. CROLLO SCAMPIA: DE LUCA, "AVREI DEMOLITO TUTTO"
(AGI) - "Bisogna immaginare una soluzione transitoria: non so quello che decidera' l'amministrazione comunale, che e' proprietaria degli immobili e che e' impegnata anche in un lavoro di recupero. Per quello che mi riguarda avrei demolito tutto, ma non oggi, da tempo". Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, al termine dei funerali delle tre vittime del crollo di un ballatoio nella Vela Celeste di Scampia.
"E' chiaro che vi e' una grande questione sociale - ha aggiunto - ma le questioni sociali si affrontano, guardando in faccia la realta', immaginando anche soluzioni transitorie, ma non lasciando incancrenire per decenni le situazioni fino ad arrivare alle tragedie". De Luca e' tornato sui funerali, sottolineando che "oggi e' la giornata del dolore, della solidarieta' alle famiglie e della responsabilita'. Poi - ha spiegato - ci sara' bisogno di concretezza amministrativa e rigore. Non si puo' assistere a una tragedia di queste proporzioni avendo avuto avvertimenti da anni su una situazione di pericolo".
6. SCAMPIA: PREFETTO, SUPERARE QUANTO PRIMA LE CRITICITÀ
(ANSA) - "Ognuno di noi si deve sentire parte integrante del dolore dei congiunti e soprattutto delle loro preoccupazioni, di chi ha tanti feriti ricoverati negli ospedali. E' un grido alla città e una forte convergenza delle istituzioni e dei parlamentari che sono stati presenti qui, perché questo dolore che attraversa le famiglie possa essere trasformato in azioni concrete e soprattutto superando quanto prima le criticità degli sfollati.
Questo è il tema, a mio avviso, importante". Così il prefetto di Napoli, Michele di Bari, al termine dei funerali delle tre vittime del crollo nella Vela di Scampia. "Bisogna innanzitutto - secondo il prefetto - rispettare la volontà delle persone che abitano nelle Vele, comprenderne le ragioni fino in fondo, anche di carattere tecnico. Nel pomeriggio ci sarà una riunione presso il ministero della Protezione civile, credo che questo tema esiga energie grandi. Non c'è soltanto una soluzione, bisogna individuare un ventaglio di soluzioni convergenti".
"Ogni nucleo familiare - ha precisato il prefetto - ha esigenze particolari, ogni famiglia ha bisogno di qualcosa di diverso. Dobbiamo stare tutti insieme e accompagnare queste famiglie. Non sarà semplice, è una sfida enorme, però credo che se tutti noi abbiamo la volontà di perseguire questo percorso e io non ho nessun motivo per dubitarne, alla fine di questo tunnel vedremo la luce.
C'è bisogno anche di tanta trasparenza per le famiglie che vivono in questa difficoltà, io sono convinto che le istituzioni, come hanno dimostrato in questo momento di emergenza, potranno proseguire insieme per la ricerca migliore delle soluzioni possibili".
"Ci potrebbe essere - ha concluso il prefetto - un sostegno economico, l'individuazione a breve di un alloggio, dobbiamo avere un ventaglio in cui tutti dobbiamo essere sul pezzo perché le famiglie sono tante. Le famiglie potranno tornare nella Vela celeste? Questo lo lascio ai tecnici, non è competenza nostra, i tecnici definiranno in maniera univoca lo stato di questo appartamenti".
7. CROLLO SCAMPIA: COMITATO VELE, PIAZZA VUOTA PER CALDO, C'ERAVAMO
(AGI) - Nessuna protesta e nessuna polemica da parte del Comitato vele nel giorno dei funerali delle vittime. Lo chiariscono in modo netto i rappresentanti del Comitato Vele che per domani hanno organizzato una manifestazione in piazza Dante a Napoli, alle 17.30.
Quanto ai funerali svolti stamattina in piazza Giovanni Paolo II, a Scampia, "in realta' sarebbe arrivata anche piu' gente, ma molte persone sono dovute andare via perche' faceva troppo caldo e non si poteva stare seduti due ore senza copertura", precisa il Comitato, rispondendo a chi ne ha ipotizzato assenza come segno di protesta, vedendo la piazza semivuota. "Quelli che si sono trattenuti si sono distribuiti sul lato della piazza, dove c'era un po' di ombra. Altri hanno saputo troppo tardi che erano stati anticipati i funerali", ricordano.