GLI ITALIANI HANNO LE TASCHE VUOTE: CIRCA 6 SU 10 SONO COSTRETTI A TIRARE LA CINGHIA PER FAR FRONTE ALL'AUMENTO DEI PREZZI - SEMPRE PIÙ CONNAZIONALI RINUNCIANO A SPESE PER L'INTRATTENIMENTO, PER I VESTITI, E PER CIBI COME PESCE, CARNE E SALUMI  - L'ALLARME DI LEGACOOP: "SI TRATTA DI CONSUMI SU CUI SI ERA BASATA LA RAPIDA RIPRESA CHE CI HA CONDOTTO FUORI DALLA PANDEMIA. ULTERIORI CALI NEI CONSUMI ALIMENTANO IL RISCHIO DI RECESSIONE ECONOMICA E DI DISAGIO SOCIALE…"

-


 

Estratto dell'articolo Diego Longhin per “la Repubblica”

 

aumento prezzi spesa 3

La crescita dei prezzi spinge gli italiani a tirare la cinghia e a limare tutte le spese. […] Modello di vita che diventa una strada obbligata per quasi 6 italiani su 10 secondo l’ultima indagine firmata Legacoop-Ipsos.

 

[…] «L’impatto dell’incremento dei costi e dei prezzi nell’ultimo anno è stato forte e ha aumentato le diseguaglianze nel nostro Paese», dice Simone Gamberini, presidente Legacoop. «L’inflazione colpisce in modo indiscriminato tutti i cittadini, penalizza i più deboli e le politiche monetarie in corso rischiano di aggravare la situazione — aggiunge il presidente — gli aumenti dei tassi nuovamente messi in atto sono la via opposta a quella ora necessaria nel nostro Paese».

 

aumento prezzi spesa 2

Cosa si taglia di più? Le voci che occupano le prime quattro posizioni nella classifica, tra riduzioni e rinunce, per il 57% i divertimenti, 52% per cene fuori e i viaggi, 48% per prodotti in delivery, 47% per i piatti pronti. Si ridurranno anche le spese in elettronica (46%), cultura (45%), abbigliamento (41%), bellezza (40%) e scarpe (39%). «Consumi su cui si era basata la rapida ripresa che ci ha condotto fuori dalla pandemia — sottolinea Gamberini — occorrono politiche pubbliche coraggiose, perché ulteriori cali nei consumi alimentano il rischio di recessione economica e di disagio sociale ».

aumenta il prezzo del gas

 

Sul fronte della spesa alimentare il pesce guida la classifica delle percentuali di chi dovrà ridurne il consumo (31%), seguito da salumi, carni, alimenti per animali e carburanti (tutti al 27%). Anche il consumo di energia elettrica e gas si ridurrà (28%), ma il problema è sentito meno rispetto a prima dell’inverno. […]

 

aumento prezzi spesa 5

Aumenta la frequenza di acquisto dei discount: è del 29%, fra i ceti popolari del 53%. In diminuzione, invece, la frequenza degli altri canali: del 27% nei negozi al dettaglio (41% nel ceto popolare), del 23% nei piccoli supermercati (39% ceto popolare), del 14% negli ipermercati (45% nel ceto popolare), del 13% nei supermercati (41% ceto popolare).