JUAN CARLOS, UN MANDRILLO IN GABBIA! - SECONDO L'EX CAPO DELLA POLIZIA, "I SERVIZI SEGRETI HANNO INIETTATO ORMONI FEMMINILI PER CONTROLLARE IL DESIDERIO SESSUALE DELL'EX RE" - LA LIBIDO DEL MONARCA ERA CONSIDERATA "UN PROBLEMA DI STATO" E PER QUESTO GLI FURONO SOMMINISTRATI ANCHE BLOCCANTI DEL TESTOSTERONE - LE NOTIZIE SULLA LEGGENDARIA VOGLIA DEL SOVRANO NON SONO NUOVE: SI DICE SIA STATO A LETTO CON 5.000 DONNE, E ABBIA TENTATO DI APPROCCIARE ANCHE LADY D...
Dagotraduzione dal Daily Mail
Durante un’audizione parlamentare, l’ex capo della polizia spagnola Jose Manuel Villarejo ha raccontanto che all’ex re spagnolo, oggi in esilio, Juan Carlos sono state somministrate iniezioni con «ormoni femminili per controllare il suo dilagante desiderio sessuale».
Secondo l’uomo, i servizi segreti spagnoli hanno iniettato bloccanti del testosterone all’ex monarca, che ora vive in un hotel di lusso ad Abu Dhabi, per controllare la sua libido, considerata «un problema di Stato».
Villarejo, ex commissario della polizia spagnola attualmente sotto processo in un caso di ricatto, ha dichiarato secondo The Times: «Il CNI (National Intelligence Center) ha iniettato ormoni femminili e bloccanti del testosterone per controllare la sua libido perché era considerata un problema di Stato». E ancora: «Gli hanno portato via tutto, non poteva stare con una donna o fare altro».
Villarejo, che è stato accusato di spiare e lavorare per screditare alcuni dei politici più importanti della Spagna, ha anche insistito che gli è stato chiesto di sbarazzarsi dei documenti medici che avrebbero dimostrato la somministrazione del farmaco.
L’uomo ha detto di non essere stato coinvolto nello sforzo di tenere sotto controllo il famigerato desiderio sessuale di Juan Carlos e ha detto di averlo scoperto da Corinna Larsen, un'ex amante dell'ex monarca che ora vive a Londra.
Le notizie sulla leggendaria libido dell’ex re non sono nuove. Recentemente un autore e storico militare spagnolo, Amedeo Martinez Ingles, ha scritto un libro intitolato “Juan Carlos: The King of 5.000 Lovers”, mettendo insieme le prove dei suoi rapporti e dipingendo il re come dipendente dal sesso.
Il libro sostiene che Juan Carlos ha avuto 62 amanti in soli sei mesi, e che durante il suo "periodo appassionato" tra il 1976 e il 1994, il re è andato a letto con ben 2.154 donne.
Si dice che anche la principessa Diana sia stata una delle giovani donne che l'ex re, ora 79enne, ha cercato di conquistare. L'esperta della famiglia reale spagnola Pilar Eyre ha confermato le affermazioni di Martinez Ingles: secondo la donna l'ex re ha tentato di andare a letto con la principessa Diana quando lei aveva solo 25 anni.
La stessa Diana negò che fosse successo qualcosa di spiacevole, ma ammise che il re era «affascinante» e che era stato «un po' troppo attento».
Nel gennaio 2017 è emerso che i servizi segreti avevano versato milioni di sterline a un'ex concorrente di Miss Mondo per impedirle di raccontare a tutti la sua presunta relazione con Juan Carlos quando era ancora re di Spagna.
Le affermazioni sono state fatte dal rispettato sito di notizie spagnolo OKDIARIO e sono state immediatamente riprese da altri media spagnoli che si sono concentrati sull'accusa scioccante secondo cui i soldi presumibilmente pagati alla signora Rey, candidata Miss Mondo del paese nel 1971, provenivano da fondi pubblici che avrebbero dovuto essere spesi per combattere il terrorismo e la criminalità organizzata.
C’è poi il caso della casalinga belga che sostiene di essere la figlia di Juan Carlos. La richiesta di paternità di Ingrid Sartiau è stata respinta dalla Corte suprema spagnola nel 2015 dopo che gli avvocati dell'ex monarca hanno presentato ricorso.
Anche il cameriere spagnolo Albert Sola ha affermato più o meno nello stesso periodo di Ingrid di essere un figlio illegittimo di Juan Carlos, ma i suoi tentativi di essere riconosciuto sono falliti all'inizio.
Juan Carlos ha regnato come re di Spagna dal 1975 al 2014 quando ha abdicato in favore di suo figlio Felipe VI.
L'83enne ha lasciato la Spagna per Abu Dhabi nell'agosto dello scorso anno dopo che i pubblici ministeri svizzeri hanno aperto un'indagine sui conti bancari che presumibilmente deteneva nei paradisi fiscali.