JULIAN ASSANGE HA AVUTO UN MINI-ICTUS IN CELLA A FINE OTTOBRE - LO HA DICHIARATO STELLA MORIS, LA COMPAGNA DEL FONDATORE DI WIKILEAKS IN CARCERE IN GRAN BRETAGNA - ASSANGE RISCHIA DI ESSERE ESTRADATO NEGLI STATI UNITI DOVE LO ATTENDE UN PROCESSO PER SPIONAGGIO PER LA DIFFUSIONE ONLINE DI MIGLIAIA DI DOCUMENTI E EMAIL CLASSIFICATI SULL'ATTIVITÀ MILITARE E DIPLOMATICA DEGLI USA - IL GOVERNO DELL'AUSTRALIA FA ORECCHIE DA MERCANTE E NON RISPONDE AGLI APPELLI DI ORGANIZZAZIONI E SOSTENITORI A FAVORE DEL SUO CITTADINO JULIAN ASSANGE…

-


julian assange con la compagna stella moris

ASSANGE: LA COMPAGNA, 'HA AVUTO UN MINI-ICTUS IN CARCERE'

 (ANSA-AFP) - Julian Assange ha avuto un mini-ictus in cella a fine ottobre, secondo quanto dichiara Stella Moris, la compagna del fondatore di Wikileaks in carcere in Gran Bretagna e che rischia di essere estradato negli Stati Uniti dove lo attende un processo per spionaggio per la diffusione online di migliaia di documenti e email classificati sull'attività militare e diplomatica degli Usa.

 

L'incidente, avvenuto il 27 ottobre, è stato un episodio ischemico transitorio, durante il quale si è brevemente interrotto il flusso di sangue a una parte del cervello di Assange, 50 anni, che è detenuto in un carcere di massima sicurezza vicino a Londra dall'aprile del 2019 dopo aver trascorso oltre sette anni chiuso all'interno dell'ambasciata londinese dell'Ecuador. "Credo che questa partita a scacchi, battaglia dopo battaglia, questo stress estremo siano stati la causa di questo incidente vascolare cerebrale di Julian", ha detto Moris.

stella morris con i figli max e gabriel assange

 

GUARDIAN, AUSTRALIA FA 'ORECCHI DA MERCANTE' SU ASSANGE

 (ANSA) - Il governo dell'Australia starebbe facendo 'orecchie da mercante', non rispondendo agli appelli di organizzazioni e sostenitori a favore del suo cittadino Julian Assange, che dal carcere londinese rischia di essere estradato negli Usa. E' quanto scrive il Guardian, secondo cui Canberra fa sapere di star "seguendo il caso da vicino" ma di voler "continuare a rispettare il corso legale, inclusi i futuri ricorsi in appella alla giustizia britannica" contro l'estradizione, continuando a non essere "parte in causa".

julian assange con il figlio gabriel

 

Dopo la recente sentenza che ha ribaltato il precedente rifiuto di concedere l'estradizione al fondatore di Wikileaks, che negli Stati Uniti rischia pesanti condanne per spionaggio, la difesa di Assange e le organizzazioni che lo sostengono si sono rivolti al premier conservatore australiano, Scott Morrison, chiedendogli di spendersi per il rilascio dell'australiano Assange e di mettere fine a questa "follia".