IL LAVORO È UNA QUESTIONE DI FAMIGLIA – SECONDO L’ISTAT NELLA RICERCA DEL LAVORO LA PRATICA DI RIVOLGERSI A PARENTI E AMICI RESTA LA PIÙ DIFFUSA: IL 75.7% DI CHI È A CACCIA DI UN IMPEGO SPERA CHE A TROVARGLIELO SIA UN FAMILIARE. SEGUE L’INVIO DEL CURRICULUM AL 65.4% E LA CONSULTAZIONE DI OFFERTE DI LAVORO (49.2%) - TRA I DISOCCUPATI AUMENTA CHI VA AI CENTRI PER L'IMPIEGO E…
(ANSA) - Nella ricerca di lavoro continua a prevalere l'uso del canale informale: la pratica di rivolgersi a parenti, amici e conoscenti resta la più diffusa (la quota di chi lo fa rimane al 75,7%); seguono l'invio di domande e curriculum (65,4%, +1,3 punti) e la consultazione di offerte di lavoro (49,2%, +1,8 punti).
E' quanto emerge dai dati Istat sul mercato del lavoro riferiti al primo trimestre dell'anno, nel confronto con lo stesso trimestre 2023.
In maggiore aumento, tra i disoccupati, risulta la quota di chi si rivolge al Centro pubblico per l'impiego (27,3%, +3,3 punti) e, seppur meno intensamente, cresce anche quella di chi si rivolge alle agenzie private di intermediazione o somministrazione (20,0%, +0,8 punti).