“ABBEY ROAD” AVREBBE AVUTO LA STESSA INDIMENTICABILE COPERTINA SE FOSSE STATO INTITOLATO “EVEREST”? – NON SAPREMO MAI LE INTENZIONI DEI BEATLES, MA DI SICURO QUELLA CREATA DALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE È UNA CAGATA PAZZESCA – L’AGENZIA DIGITALE WMG HA DATO IN PASTO A MIDJOURNEY I TITOLI PROVVISORI DI FAMOSI ALBUM, DA “NEVERMIND” DEI NIRVANA A “SUCK IT AND SEE” DEGLI ARCTIC MONKEYS. IL RISULTATO? LA MACCHINA NON POTRÀ MAI SUPERARE LA CREATIVITÀ DELL’UOMO…
DAGONEWS
Il classico dei Beatles, “Abbey Road”, sarebbe stato così memorabile se si fosse intitolato “Everest” e sulla copertina ci fosse stato George Harrison che fumava una sigaretta davanti a un vulcano coperto di neve invece dei Fab Four che attraversavano la strada a Londra?
Questa è una delle numerose domande poste oggi dagli esperti digitali, che hanno reimmaginato come sarebbero potute apparire alcune delle copertine degli album più iconici del mondo se fossero state pubblicate con i loro titoli provvisori originali.
Lo studio, dell’agenzia digitale WMG, ha utilizzato l’intelligenza artificiale per prevedere come sarebbero potute apparire le copertine degli album iconici se artisti di fama mondiale, tra cui i Beatles e i Queen, avessero scelto i nomi che avevano scelto di fare originariamenti ai dischi.
Utilizzando i titoli provvisori di alcuni degli album più leggendari della musica, gli esperti di SEO e marketing digitale WMG hanno utilizzato l AI Midjourney per visualizzare come avrebbero potuto essere le loro copertine.
La tecnologia AI ha reinventato l'aspetto che avrebbe potuto avere l'album “Abbey Road” dei Beatles del 1969 fino a “Suck it and See” degli Arctic Monkeys del 2011, “Station to Station” di David Bowie del 1976, “Rumours” dei Fleetwood Mac del 1977, “Thriller” di Michael Jackson del 1982, “Nevermind” dei Nirvana del 1991 e tanti altri.