“AIUTATECI! SIAMO STREMATI. NON VEDETE COME SIAMO MESSI?” – LO SFOGO DEI CITTADINI DI PRATO, LE CUI CASE SONO STATE SOMMERSE DALLA PIENA DEI TORRENTI BARDENA E VELLA – CONTINUA LA PAURA: NELLA NOTTE, IN ALCUNE ZONE DELLA TOSCANA, I FIUMI HANNO DI NUOVO ROTTO GLI ARGINI E GLI ABITANTI SONO DOVUTI SALIRE AI PIANI PIÙ ALTI DELLE CASE - IN MOLTI SONO SENZA LUCE E ACQUA - INTERROTTA LA LINEA FERROVIARIA FRA PRATO E PISTOIA - LA FOTO DEL VIGILE DEL FUOCO CHE SALVA LA BIMBA DI DUE MESI - VIDEO
-?CRONACHE DALLA #Toscana Vite in macerie. 5mila persone ancora senza luce e acqua. Chiedono almeno un gesto di onestà: NON DATE LA COLPA AL #CambiamentoClimatico ! pic.twitter.com/mJcp6OrDvD
— Raffaella Regoli (@RaffaellaRegoli) November 4, 2023
#Maltempo #Toscana, oltre 3.000 interventi in 48 ore, 656 #vigilidelfuoco al lavoro con 192 mezzi, di cui 4 anfibi, tra Firenze, Prato, Pistoia, Livorno e Pisa.
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) November 4, 2023
Nella clip le operazioni delle squadre riprese dall'elicottero Drago in ricognizione su Campi Bisenzio (FI) #4novembre pic.twitter.com/vPfzsnr87P
NOTTE DI PAURA IN TOSCANA: A QUARRATA IL TORRENTE ROMPE L’ARGINE NELLO STESSO PUNTO DELL’ALLUVIONE DEL 2 NOVEMBRE. IL COMUNE: «SALITE SUI PIANI ALTI DELLE CASE»
In Toscana, dopo l’alluvione del 2 novembre, torna la paura. A Quarrata il torrente Stella ha rotto l’argine nel solito punto dell’alluvione di pochi giorni fa. E gli abitanti sono dovuti salire ai piani alti delle case. L’allarme è stato lanciato sui social dal comune alle 4 del mattino: «A causa delle forti piogge cadute sulle zone già alluvionate, la situazione sulla Stella al ponte Torto è molto critica.
Si avverte la popolazione di salire ai piani alti degli edifici e di non scendere assolutamente in strada». La rottura – riporta il Tirreno – è avvenuta in località Pontetorto. Sul posto vigili del fuoco e personale della protezione civile. Intanto sulla regione continua a piovere, riempiendo i bacini e su terreni già saturi. […]
NUOVE PIOGGE, TORNA LA PAURA «AIUTATECI, SIAMO ALLO STREMO»
Estratto dell’articolo di Andrea Pasqualetto per il “Corriere della Sera”
Piove. Acqua sopra, acqua sotto e tutto diventa grigio. È un girone infernale quello che porta a Figline, tremila anime che hanno scelto di vivere sulle pendici del monte Ferrato. Siamo a una decina di chilometri da Prato ma sembrano cento e gli ultimi due sono un vero tormento. Per raggiungere la frazione con i carabinieri di Prato e il loro comandante Sergio Turini bisogna attraversare un mondo spettrale.
Di qua il torrente Bardena, di là il Vella, che sono diventati due lame per questi argini. A un certo punto, dove il Bardena ha rotto, un groviglio di macchine a bordo strada, una sull’altra come in un domino. «Basta! aiutateci! Siamo stremati», si sfoga una signora con il badile in mano e la faccia sporca di fango. Eppure ci sono decine di volontari venuti anche da lontano a portare secchi d’acqua e spalare. «Ma non bastano questi bravi giovani. Non vedete come siamo messi?».
Molti sono senza luce, senz’acqua, senza forze perché non dormono da giorni. E non è certo di consolazione sapere che con loro, al buio, ci sono altre migliaia di famiglie nelle zone colpite dall’alluvione. Lo dice l’Enel: «4.500 le utenze disalimentate, 1.300 in provincia di Prato, altre 1.800 nella sola Campi Bisenzio e 300 a Quarrata, Pistoia».
[…] Campi Bisenzio si conferma epicentro: «Migliaia di persone sono raggiungibili solo con i mezzi anfibi... altre 2 mila a Seano, dove l’impianto di potabilizzazione dell’acqua che serve 15 mila persone, è fuori uso», fa sapere il governatore della Toscana, Eugenio Giani.
[…]Più tangibile il dato sugli sfollati: circa 300, molti dei quali ospitati allo Spazio Reale di San Donnino. Fra questi il fornaio in pensione di Campi Bisenzio, Giuseppe Conti, 73 anni e due stampelle. Siamo andati a trovarlo. «Giovedì sera è crollato il muro che fa da argine al Bisenzio e confina con la mia casa: è stata come un’esplosione, ci siamo ritrovati sommersi fino al soffitto», racconta mentre il nipotino gli tira i pantaloni in questo dormitorio improvvisato.
«L’acqua ha spaccato tutto e per fortuna siamo riusciti a metterci in salvo al piano superiore dove però abbiamo solo le camere. Sotto è tutto da buttare». Conti è ora senza casa e non sa come sarà il suo futuro. «Avremmo bisogno di un posto dove andare, a pagamento sia chiaro. Lo arrediamo noi: stavolta solo mobili Ikea».