“ALEX PUÒ COMUNICARE CON NOI, MA NON È ANCORA IN GRADO DI PARLARE” – LA MOGLIE DI ZANARDI PARLA DELLE CONDIZIONI DI SALUTE DEL MARITO, A UN ANNO DALL’INCIDENTE IN HAND-BIKE: “È IN CONDIZIONI STABILI, IL PERCORSO SUCCESSIVO ALL’INCIDENTE NON È STATO SEMPLICE. HA DOVUTO SUBIRE MOLTI INTERVENTI DI NEUROCHIRURGIA E CI SONO STATE DIVERSE BATTUTE D’ARRESTO. A SEGUITO DEL LUNGO COMA, LE CORDE VOCALI DEVONO RIPRENDERE ELASTICITÀ. SI STA ALLENANDO INTENSAMENTE CON DELLE ATTREZZATURE SPECIFICHE. STA COMBATTENDO, COME HA SEMPRE FATTO”
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Andrea Sereni per www.corriere.it
Alex Zanardi continua a lottare. A poco più di un anno dall’incidente in handbike prosegue il suo recupero ed è in condizioni stabili. Lo ha detto la moglie Daniela, che non lo lascia solo un attimo.
«Alex è in condizioni stabili — ha spiegato la moglie, che gli fa ascoltare sempre le canzoni di Antonello Venditti —, al momento si trova in una clinica per seguire un programma di riabilitazione guidato da medici, fisioterapisti, neurologi e logopedisti. Tutto questo per facilitare il suo recupero».
«Il percorso successivo all’incidente non è stato semplice — ha aggiunto in un’intervista a Bmw — . Ha dovuto subire molti interventi di neurochirurgia e ci sono state diverse battute d’arresto. Adesso è in grado di seguire programmi di allenamento fisico e psichico. Può comunicare con noi, ma non è ancora in grado di parlare. A seguito del lungo coma, le corde vocali devono riprendere elasticità e sta seguendo delle terapie anche per questo. Possiede ancora una grande forza nelle braccia e si sta allenando intensamente con delle attrezzature specifiche».
Daniela si è detta stupita dell’ondata di affetto che ha trascinato Alex, quell’abbraccio globale che lo ha circondato: «Abbiamo ricevuto molti messaggi di affetto e supporto, colgo l’occasione per dire ‘grazie’, a nome di Alex, a tutti. La vicinanza degli amici, dei fan e di tutti gli addetti ai lavori del motorsport è stata davvero commovente».
Quali sono le prospettive per il futuro? Zanardi da diversi mesi mostra di avere fasi di comprensione e anche di risposta a stimoli esterni, come la musica (come quella di Venditti appunto) o la visione dei Gran Premi di Formula 1 o del motomondiale. «Si tratta di un lungo percorso e di un’altra grande sfida. Non posso prevedere quando Alex possa tornare a casa». Ma di sicuro non molla: «Vorrei dire a tutte quelle persone che stanno pensando e pregando per Alex che sta combattendo, come ha sempre fatto». Non avevamo dubbi.