“AMORE È FINITA, SALUTAMI IL PICCOLO” – L'ULTIMA TELEFONATA ALLA FIDANZATA DEL PR BARESE FRANCESCO VITALE, NOTO COME “CICCIO BARBUTO”, PRIMA DI MORIRE – PER GLI INQUIRENTI L’UOMO STAVA CERCANDO DI FUGGIRE DALLA FINESTRA DI CASA, DOVE ERA STATO TENUTO PRIGIONIERO DA UN COMMANDO ASSOLDATO DAL NARCOTRAFFICANTE ALBANESE, ELVIS DEMCE – DIETRO AL SEQUESTRO, C’ERA UNA RICHIESTA DI RISCATTO DI MEZZO MILIONE DI EURO. UNA CIFRA PARI AL DEBITO DI DROGA CHE VITALE AVEVA ACCUMULATO…
Estratto dell'articolo di Marco Carta e Andrea Ossino per “la Repubblica - eduzione Roma”
Un ultimatum scaduto. Poi la chiamata alla compagna Martina, prima del volo dal quinto piano: «Amore è finita, è finita. Salutami il piccolo» . Dietro il sequestro del pr barese Francesco Vitale, ritrovato senza vita sotto un palazzo alla Magliana lo scorso 22 febbraio, c’era una richiesta di riscatto di mezzo milione di euro, pari al debito di droga che aveva accumulato con il narcos albanese Elvis Demce.
Per avere i soldi, i sequestratori si sarebbero messi in contatto con i familiari di Vitale che, però, sarebbe caduto cercando un tentativo estremo di fuga dalla finestra.
A quasi un mese dalla morte del pr barese, gli investigatori, coordinati dai pm antimafia Francesco Cascini e Francesco Minisci, sono certi di aver ricostruito lo scenario dietro quello che inizialmente era stato ribattezzato come il giallo della Magliana.
[…] Il giorno prima di morire, il 45enne era venuto da Bari, insieme alla sua fidanzata per incontrare i suoi creditori. L’appuntamento però si era trasformato in un sequestro. Salito a bordo del T Max guidato da Sergio Placidi, era stato portato all’appartamento di via Pescaglia 40 dove era stato picchiato e torturato. “Sergione” non era solo.
Insieme a lui c’erano anche Daniele Fabrizio, detto “Saccottino”, e altre due persone. Il commando improvvisato, a cui era stata affidata la riscossione del credito, aveva dato un ultimatum a Vitale: entro le 8 del mattino del 22 febbraio avrebbe dovuto saldare il debito.
La richiesta di riscatto era stata fatta dai sequestratori direttamente ai suoi familiari. Poi a Ciccio sarebbe stata concessa un’ultima chiamata alla sua fidanzata, con l’obiettivo, forse, di metterlo ancora di più sotto pressione. Al telefono Vitale avrebbe chiesto alla donna di salutare il figlio per poi congedarsi così: «Ormai è finita, è finita». L’ipotesi degli investigatori è che Vitale sia volato dalla finestra cercando una via di fuga impossibile dall’appartamento.
[…] Dopo la sua identificazione, gli inquirenti si erano messi subito sulle tracce di Sergione. La fretta di recuperare i soldi per far ripartire subito gli affari, lo ha portato a commettere un errore strategico. Il 48enne buttafuori, infatti, prima di arrivare alla Magliana, era stato fermato a San Basilio da alcuni poliziotti insieme a Ciccio Barbuto.
[…] Poi l’8 marzo era stato fermato al termine di un inseguimento sulla Pontina. Sia Placidi che Fabrizio sono accusati di sequestro di persona a scopo di estorsione con l’aggravante del decesso della vittima. Insieme a loro è stato fermato anche il titolare dell’appartamento. Si cercano ora gli altri due complici.