“BENEDICI I NOSTRI COLTELLI E I PROIETTILI” - GLI AUGURI DI NATALE DI DIABOLIK NELLA CHAT IN CUI C’ERA ANCHE PAOLO SIGNORELLI, IL PORTAVOCE DI LOLLOBRIGIDA CHE SI È AUTOSOSPESO – IL NARCO-ULTRA’ DELLA LAZIO ACCOMPAGNA CON LA FOTO DI UNA MADONNA ARMATA LA PREGHIERA PER GLI ONESTI CRIMINALI (CITANDO IL FILM “EDUCAZIONE SIBERIANA”) E AGGIUNGE: "DOBBIAMO AVERE RISPETTO PER TUTTI ECCETTO CHE PER LA POLIZIA, I BANCHIERI E LA GENTE CHE LAVORA PER IL GOVERNO… - IL SODALIZIO TRA DIABOLIK E SIGNORELLI, L'IDEA DI FONDARE UN PARTITO STILE "VOX" E IL "DAJE" PER L’ASSOLUZIONE DI DEMCE – IL TWEET DI FRANCESCA FAGNANI

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Giuseppe Scarpa per https://roma.repubblica.it/ - Estratti

 

 

francesco lollobrigida paolo signorelli

 

Nove destinatari. Nove amici stretti, strettissimi. A ben vedere, più camerati che amici. Tra loro anche Paolo Signorelli. Anche lui, il portavoce che si è autosospeso dallo staff del ministro Francesco Lollobrigida dopo le chat con Diabolik riportare da Repubblica, era tra i destinatari degli auguri di Natale di Diabolik.

 

 

È il Natale 2018 e Fabrizio Piscitelli, che dai suoi contatti viene chiamato pure «Strega» o «Stregone» oltre che «Diablo» e conosceva bene il significato del termine “tradizione”, invia un lungo messaggio su WhatsApp. Nessun abete, niente renne o vischio. Al loro posto una lunghissima citazione da Educazione Siberiana, il film diretto da Gabriele Salvatores.

 

francesco lollobrigida paolo signorelli

«Per i nostri antenati liberi guerrieri e cacciatori, per le nostre foreste del nord, per i fiumi Lena e Amur, noi ti preghiamo. Beata Vergine Maria, madre di Dio, piena di Grazia, ascolta le parole del tuo umile servo. Perdona noi, onesti criminali, per i peccati che siamo costretti a commettere. Aiutaci a combattere i politici burocrati assetati di potere e i loro tirapiedi, gli sbirri e i soldati e tutti gli altri diavoli in divisa», si legge nel messaggio a cui si accompagna la foto di un tatuaggio di una Madonna armata di pistole.

 

 

diabolik fabrizio piscitelli

«O Santa Madre del Santissimo Dio, benedici le nostre armi, tempra i nostri coltelli, indirizza i nostri proiettili. E consacra noi, così che la nostra ira possa diventare la tua», continua Diabolik.

 

E ancora: «Dobbiamo avere rispetto per tutte le creature viventi. Eccetto che per: la polizia, la gente che lavora per il governo, i banchieri, gli usurai, e tutti quelli che hanno il potere del denaro e sfruttano le persone semplici».

 

La conclusione è nera e fa il paio con tutti i passaggi delle chat di Diabolik in cui non si parla di droga, ma di politica. Acca Larentia, l’idea di fondare un partito sul modello di Vox, i saluti agli ex Nar diventati icone nel pantheon dell’ultradestra.

 

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E, allora, ecco la conclusione degli auguri di Natale: «Ti dico: rubare a queste persone è permesso. Ma ricordati: chi vuole troppo è un pazzo, un uomo non può possedere più di quanto il suo cuore possa amare». La firma finale: « Buon Natale camerati». Signorelli, almeno in questo caso, incassa senza rispondere.

 

 

paolo signorelli francesco lollobrigida

IL SODALIZIO NELLE CHAT TRA DIABOLIK E SIGNORELLI

Giuseppe Scarpa per repubblica.it - Estratti

 

 

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È un ambiente torbido, quello in cui ha nuotato per anni Piscitelli, ribattezzato non a caso Diabolik, un uomo per anni al vertice del tifo più violento d’Europa, all’insegna del neofascismo e della malavita che, in un preciso settore della Curva Nord dello stadio Olimpico, ha trovato l’ambiente ideale nelle fila degli Irriducibili. Un gruppo di ultras plasmati secondo la visione del capo.

diabolik

 

Un gruppo di tifosi a cui era estremamente vicino Signorelli che spesso consigliava e si confrontava con il Diablo sulle forme di protesta xenofobe da tenere allo stadio, sugli aperitivi solidali fascisti, sull’odio nei confronti di ultras rivali che avevano fatto “gli infami” e avevano parlato con le guardie, nel peggior slang criminale secondo cui chi collabora con la giustizia è un traditore. Ma soprattutto «io sono amico tuo», gli diceva, amico del Diablo. «Senza di te (in curva, ndr) ndo annamo». Oppure «sei troppo bello Stregone (altro soprannome di Piscitelli, ndr)».

 

 

Ma ecco alcuni passaggi della chat. Ecco i messaggi tutt’altro che occasionali tra i due. Diabolik vuole combattere il “sistema” che penalizza i biancocelesti in campo. La battaglia che ritiene dover essere praticata per abbatterlo sono gli ululati xenofobi: «L’unica cosa che dà fastidio a questo sistema sono gli ululati, ecco a noi ci dà fastidio che ci rubano le partite». «L’unica soluzione è fare gli ululati», conferma in un vocale Signorelli che così ribadisce la strategia di Piscitelli. Poi aggiunge «ululato sarà» il 29 dicembre del 2018. Non mancano nella conversazione i riferimenti ai cugini romanisti definiti «giudei» ed «ebrei», sempre da parte di Signorelli.

paolo signorelli francesco lollobrigida

 

 

Il gergo è quello del criminale “old style” secondo cui chi parla con le forze dell’ordine per denunciare è solo un traditore. Signorelli è indignato con alcuni membri della Curva Nord dell’Inter che avrebbero fatto i nomi, alla polizia, di altri tifosi che poi sono stati arrestati. «Questi dell’Inter hanno fatti i nomi aho, hanno fatto beve uno, pesante. Almeno rompiamo il gemellaggio, non famo i fracichi». Piscitelli è d’accordo , ma non al punto tale da dover rompere con i nerazzurri perché, gli spiega, a fare l’infame, in fin dei conti, è stato solo uno. Il rapporto con i Boys dell’Inter, neofascisti come gli Irriducibili, è salvo nonostante la richiesta di Signorelli.

 

 

fabrizio piscitelli demce

Piscitelli, a gennaio del 2019, vuole organizzare una bicchierata fascista. Un aperitivo solidale a favore, anche se non viene pronunciato il cognome, di Gilberto Cavallini, esponente dei Nar il gruppo di terroristi che ha insanguinato l’Italia tra la fine degli anni Settanta e i primi Ottanta, considerati responsabili della strage di Bologna. «Aperitivo tra camerati più tardi, daje. Tutti presenti», dice in un vocale Piscitelli. «Io vado via oggi e domani, ci vediamo domani a pranzo tra camerati e laziali», risponde Signorelli. «Certo però manda un po’ di camerati (all’aperitivo fascista, ndr) perché è una raccolta fondi. È importante», sottolinea. «Gilberto?», chiede a Piscitelli che dell’evento di solidarietà nero è già a conoscenza. «Bravo, bravo, daje, passa parola», si raccomanda Diabolik. «Ok — lo rassicura Signorelli — è una fratello di famiglia».

 

 

FRANCESCO LOLLOBRIGIDA - PAOLO SIGNORELLI

Piscitelli è ormai sempre più calato nella veste del neofascista. Vuole dare il suo contributo alla ricorrenza per la strage di Acca Larenzia del 7 gennaio 2019. Chiede aiuto a Signorelli. Acca Larenzia è la via a Roma in cui sorge la vecchia sede del Msi, dove vennero uccisi nel 1978 tre militanti del Fronte della Gioventù per mano di un commando di terroristi rossi.

 

La celebrazione di quel triplice omicidio è un rito per la galassia nera, un culto a cui partecipano centinaia di neofascisti che al grido di «presente» e con le braccia tese ricordano quel fatto di sangue. Diabolik ci vuole essere e vuole portare un manipolo di camerati. «Senti Paolì noi lunedì il presente lo facciamo alle nove, chiami tutti gli altri perché dobbiamo essere un bel gruppo». «Io alle 20.30 sto là», lo rassicura Signorelli.

 

Infine in un’altra conversazione il Diablo posta un manifesto programmatico di Terza Posizione, un movimento di matrice neofascista eversiva della fine degli anni Settanta. «Terza Posizione esempio di vita», scrive Signorelli.

elvis demce
gilberto cavallini

 

GILBERTO CAVALLINI