“LA CHIESA NON BENEDICE LE COPPIE GAY? ALLORA NON HA SENSO BENEDIRE LE PALME” – LA PROTESTA DI DON GIULIO MIGNANI, PARROCO LIGURE DI 50 ANNI, CONQUISTA ANCHE I FERRAGNEZ CHE, SENTENDO ODORE DI APPROVAZIONE, HANNO SOSTENUTO (A SUON DI CONDIVISIONI SUI SOCIAL) LA SUA BATTAGLIA – IL PARROCO SI È DETTO CONTRARIO AL DOCUMENTO DELLA CONGREGAZIONE DELLA DOTTRINA DELLE FEDE CHE VIETA AI PRETI DI BENEDIRE LE UNIONI OMOSESSUALI, FACENDO INCAZZARE LA CURIA CHE…
-Patrizia Spora per "la Stampa"
«Credo in una Chiesa profetica e capace di cambiare non perché trascinata dagli eventi della storia, come avvenuto in passato. Mi piacerebbe vedere una Chiesa in grado di anticipare gli accadimenti, capace di dire che l' amore omosessuale non è peccato.
So che non riuscirò a vederlo ma spero che un domani ci siano anche i matrimoni in chiesa per le coppie dello stesso sesso. Questa presa di posizione mia, di altri parroci e vescovi è una forma di amore per la Chiesa che se non farà passi avanti perderà la caratteristica di madre accogliente».
Don Giulio Mignani, 50 anni, parroco di Bonassola e Framura nel Levante Ligure, domenica delle Palme durante l' omelia ha detto che se la Chiesa non dà il permesso di benedire le coppie formate da persone dello stesso sesso «allora non ha senso benedire neppure palme e ramoscelli d' olivo. Nella chiesa si benedice di tutto, a volte anche le armi, però non si può benedire l'amore vero e sincero di due persone perché omosessuali».
Una forma di protesta contro il documento emanato dalla Congregazione della Fede il 15 marzo scorso, che vieta ai sacerdoti di benedire le unioni di persone dello stesso sesso. Una contestazione verso la Santa Sede, quella di don Giulio, che arriva dopo il precedente annuncio di avere intenzione di "abolire" la forma rituale perché «la benedizione delle palme è strettamente collegata alla processione iniziale in ricordo dell' ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme».
A sostegno di don Giulio, parroco da venti anni (prima faceva il bancario) si sono schierati la influencer Chiara Ferragni e il marito, il rapper Fedez. Ma ci sono anche appelli al vescovo della Spezia Luigi Ernesto Palletti, da parte di cittadini e di qualche esponente locale di destra perché richiami all' ordine il parroco, che già in passato si era espresso a favore delle unioni omosessuali e aveva fatto suonare Bella Ciao in chiesa.
«Non mi aspettavo tutto questo clamore - dice -. Mi hanno commosso due ragazze di Roma unite civilmente, mi hanno detto di sentirsi amate e accolte. Non ho sentito il vescovo, mi parlerà giovedì santo dopo la messa in cattedrale». Ma ieri la Curia della Spezia-Sarzana-Brugnato, attraverso una nota si è detta addolorata per le esternazioni di don Giulio.
«Oltre a omettere la tradizionale benedizione dei rami di olivo - a suo dire a motivo delle norme anti Covid - ha manifestato la sua presa di posizione sul "responsum" della Congregazione della Dottrina delle Fede circa la possibile benedizione delle coppie dello stesso sesso.
È riprovevole omettere o compiere un gesto liturgico legando ciò a un intervento di protesta personale, tanto più se rivolto a un pronunciamento della Congregazione per la Dottrina della Fede che espone con rispetto, serenità e verità, il perché la Chiesa non dispone e non può disporre del potere di benedire dette unioni».