“IL CODICE DA VINCI? UNA CAVOLATA COMMERCIALE” – TOM HANKS STRONCA LA TRILOGIA, MA POI PENSA AI 25 MILIONI DI DOLLARI A FILM E DICE DI NON ESSERE PENTITO DI AVERLA GIRATA (E TE CREDO): “SONO DIVERTENTI CACCE AL TESORO, CHE RACCONTANO LA STORIA CON LA STESSA ACCURATEZZA CON CUI I FILM DI JAMES BOND RACCONTANO LO SPIONAGGIO. NON C’È NIENTE DI MALE NEL FARE DEL CINEMA COMMERCIALE, A PATTO CHE SIA BUONO. MA ARRIVATI AL TERZO FILM, ABBIAMO AVUTO LA PROVA CHE NON FOSSE NEMMENO TANTO BUONO…” - VIDEO

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Simona Marchetti per www.corriere.it

 

il codice da vinci

Pur riconoscendo che la trilogia tratta dai best-seller di Dan Brown - ovvero, «Il Codice Da Vinci» del 2006, «Angeli e Demoni» del 2009 e «Inferno» del 2016 - fosse «una cavolata commerciale», Tom Hanks non si pente di aver interpretato le tre pellicole dirette da Ron Howard, perché gli hanno permesso di guadagnare un sacco di soldi (si parla di 20-25 milioni di dollari a film).

 

«Quella era un’impresa commerciale - ha ammesso infatti il 65enne attore in un’intervista al “New York Times”, ripresa dal “Daily Mail” -. Quelle storie di Robert Langdon sono cavolate. Il Codice Da Vinci era una cavolata. Sono divertenti cacce al tesoro, che raccontano la storia con la stessa accuratezza con cui i film di James Bond raccontano lo spionaggio».

 

«Cinema commerciale non tanto buono»

il codice da vinci 2

In altre parole, non sono attendibili nemmeno per sbaglio. «Dio benedica Dan Brown, ma lui dice “C’è questa scultura in questo posto a Parigi. No, sta in un altro punto. Vedi come si forma una croce su una mappa? Beh, una specie di croce…” - ha continuato divertito Hanks, prossimamente sulle scene con il biopic “Elvis” dedicato alla vita di Elvis Presley - . Sono come dei cruciverba. Tutto quello che abbiamo fatto è stato promettere uno svago. Non c’è niente di male nel fare del cinema commerciale, a patto che sia buono. Ma arrivati al terzo film, abbiamo avuto la prova che non fosse nemmeno tanto buono!».

 

La trama

il codice da vinci

Incentrati sulle avventure del professor Robert Langdon, esperto d’arte, icone e simboli religiosi che si trova coinvolto nella risoluzione di complicati omicidi, i film sono stati stroncati da una buona parte della critica, ma il pubblico ha comunque dimostrato di apprezzarli, visto che al botteghino hanno incassato qualcosa come un miliardo e mezzo di dollari, con «Il Codice Da Vinci» che, da solo, ha fruttato 760 milioni di dollari in tutto il mondo.

 

paul bettany – il codice da vinci

«Lasciate che vi racconti qualcos’altro de “Il Codice Da Vinci” - ha concluso Hanks - . Era il mio quarantesimo compleanno e stavamo girando al Louvre di notte. Mi sono cambiato i pantaloni davanti alla Gioconda e mi hanno portato la torta nel Salone Grande! Chi avrebbe potuto vivere quell’esperienza? Qualche cinismo? Diavolo, no!».

angeli e demoni
ANGELI E DEMONI - DAN BROWN
IL CODICE DA VINCI - DAN BROWN