“È COSÌ ASSURDO, EPPURE LA MACCHIA È RIMASTA” – DOPO 30 ANNI WOODY ALLEN RILASCIA UN’INTERVISTA A UNA TV AMERICANA E ALLA CBS TORNA A NEGARE LE ACCUSE DI AVER MOLESTATO LA FIGLIA ADOTTIVA RILANCIATE IN UN DOCUMENTARIO DA MIA FARROW: “NIENTE DI QUELLO CHE HO FATTO CON DYLAN IN VITA MIA PUÒ ESSERE INTERPRETATO IN QUESTO SENSO. ERA UNA BRAVA RAGAZZA. NON CREDO CHE SI STIA INVENTANDO TUTTO. SONO CONVINTO CHE CI CREDA” – E SUGLI ATTORI CHE NON VOGLIONO PIÙ LAVORARE CON LUI: “SONO STUPIDI…” - VIDEO
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S. N. per "la Stampa"
Il regista Woody Allen ha per l' ennesima volta negato le accuse di aver molestato la figlia adottiva dell' allora sua compagna Mia Farrow, Dylan, quando era bambina, definendole «assurde» e dichiarandosi «del tutto innocente». La Cbs ha mandato in onda un' intervista al regista, registrata nel luglio 2020, la prima che Allen ha rilasciato dopo 30 anni a una tv americana. L' intervista esce a quasi un mese dalla messa in onda della docuserie di Hbo «Allen vs Farrow», in cui Dylan Farrow rilancia le accuse nei confronti del regista, nonostante la giustizia si sia già pronunciata in favore di Allen.
La Farrow ha accusato Allen di aver abusato sessualmente di lei nel 1992, quando aveva sette anni. Il regista ha sempre negato e nell' intervista rilasciata al giornalista della Cbs Lee Cowan, ha spiegato: «È così assurdo, eppure la macchia è rimasta e preferiscono ancora aggrapparsi, se non all' idea che ho molestato Dylan, alla possibilità che io l' abbia molestata».
E ha aggiunto: «Niente di quello che ho fatto con Dylan in vita mia può essere interpretato in questo senso». Allen ha detto a Cowan riferendosi a Dylan: «Era una brava ragazza... credo che lo pensi. Non credo che si stia inventando tutto. Non sta mentendo. Sono convinto che ci creda».
La carriera del regista è stata notevolmente danneggiata dalle accuse negli ultimi anni. Un editore ha deciso di annullare l' uscita della sua autobiografia, mentre Amazon ha ritirato l' uscita del suo film del 2018 Un giorno di pioggia a New York. Diversi attori hanno anche espresso pubblicamente rammarico per aver lavorato con Allen (tra questi Timothée Chalamet, Kate Winslet, Greta Gerwig, Colin Firth e molti altri). Alla domanda su questo durante l' intervista, il regista ha risposto: «Penso che siano stupidi. Hanno buone intenzioni, ma sono stupidi. Tutto quello che stanno facendo è perseguitare una persona perfettamente innocente».