IL “COWBOY DELLA COCAINA” È TORNATO LIBERO! – È STATO SCARCERATO DOPO 33 ANNI CARLOS ENRIQUE LEHDER RIVAS, PRIMO SOCIO IN AFFARI DI PABLO ESCOBAR - ESTRADATO DOPO MILLE PERIPEZIE NEGLI USA NEL 1987, SI È SEMPRE RIFIUTATO DI RICONOSCERE LE ACCUSE – DA RAGAZZO AMAVA JOHN LENNON E ADOLF HITLER, ERA RUDE E SPACCONE. INIZIÒ LA SUA CARRIERA NEGLI ANNI ’70 SPACCIANDO ERBA, POI CONOSCE PABLO E IL CUGINO E… - VIDEO
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Daniele Mastrogiacomo per www.repubblica.it
Dopo 33 anni torna libero Carlos Enrique Lehder Rivas, il "cow boy della cocaina", il ragazzo che amava John Lennon e Adolf Hitler, violento, rude e spaccone, primo socio in affari di Pablo Escobar con cui fondò il Cartello di Medellín.
Estradato dopo mille peripezie negli Usa nel 1987, Lehder si è sempre rifiutato di riconoscere le accuse che gli muoveva la Dea e per questo è stato condannato a 115 anni di prigione ridotti poi a 55 quando decise di collaborare ed entrare nel Programma di protezione dei testimoni.
Adesso, a 70 anni suonati, è arrivato a Berlino dove ha deciso di continuare a vivere sfruttando la nazionalità acquisita grazie al padre tedesco, un imprenditore emigrato in Colombia subito dopo la Seconda guerra mondiale dove aveva conosciuto e sposato la figlia di una ricca famiglia di gioiellieri.
Ma fu negli Usa, vicino al confine con il Canada, che Carlos iniziò la sua lunga e ribelle carriera nell'illegalità con il contrabbando di auto e il traffico di marijuana. Siamo agli inizi degli Anni '70. Lehder viene arrestato e in carcere conosce George Jung, anche lui in prigione per spaccio di erba, che arruola per progetti che ha già in mente. Escono entrambi poco tempo dopo e sfruttano l'abilità di Jung che in passato aveva trasportato balle di marijuana dal Messico negli Usa a bordo di piccoli aerei.
È una novità per il commercio di droga che all'epoca puntava soprattutto sui "muli", anonimi passeggeri che portavano piccole quantità a bordo di voli di linea. L'uomo che aveva tatuata una svastica sul braccio e parlava di rivoluzione antimperialista, ha usato il periodo in carcere per carpire tutti i segreti del suo compagno di cella prendendo come un bravo scolaretto appunti su un quaderno.
Li mette in pratica e assieme a Jung punta sulla cocaina nel frattempo esplosa sul mercato degli stupefacenti. Impara a pilotare i bimotori e macina una montagna di quattrini scaricando dall'alto i pacchi di polvere bianca sulle paludi della Louisiana e della Florida.
Gli affari vanno a gonfie vele e questo consente alla coppia di comprare altri Piper con cui allestiscono la prima flotta del contrabbando di droga. Per aggirare i radar Usa piazzano una base alle Bahamas da cui transitano, garantendosi la protezione delle autorità locali a suon di mazzette.
Il suo nome acquista fama e notorietà e raggiunge anche due piccoli trafficanti di erba della Colombia destinati a cambiare il mondo del narcotraffico e la storia stessa del paese: Pablo Escobar Gaviria e suo cugino.
Alla coppia piace questo strano, pazzo gringo che nel frattempo si è diviso dal socio Jung. È il padrone delle rotte clandestine, ha decine di piccoli bimotori, è in grado di superare i radar americani, sta facendo un sacco di soldi con la cocaina che Escobar non ha mai trafficato anche se un vecchio criminale peruviano da mesi gliela propone come la droga del futuro.
Nel 1978, Lehder compra una proprietà su Norman's Cay, un isolotto delle Bahamas che trasforma, a suon di minacce e di violenze nei confronti dei pochi abitanti, nel suo quartiere generale. Ci costruisce sopra una piccola pista dove fa atterrare i jet con i carichi di coca dalla Colombia da trasferire poi su piccoli bimotori che li porteranno negli Usa. Si allea con Escobar che resta affascinato dall'inventiva e la determinazione di questo tipo bizzarro spuntato dal nulla ma già regista del più vasto traffico internazionale di stupefacenti.
Da lì nasce un sodalizio che porta alla nascita del cartello di Medellín: un'organizzazione che seminerà il terrore in tutta la Colombia. Migliaia di omicidi, agguati e attentati e una sfida feroce allo Stato che si concluderà con la morte di Escobar.
Carlos Lehder resiste, come gli altri, alle richieste di estradizione negli Usa. Ma finirà anche lui travolto dalla fine di questa avventura trasformata in un massacro indiscriminato che segnerà per sempre la storia del paese andino. Sarà arrestato e trasferito in un carcere statunitense per essere condannato a una pena esemplare.
"Se si fosse dichiarato colpevole", commenta oggi il suo legale Oscar Arroyave, "sarebbe uscito già 15 anni fa. Ci sono tanti altri noti trafficanti che hanno scontato solo piccole sentenze". Il "cow boy della cocaina", interpretato magistralmente nella serie Netflix "Narcos" come uno spietato folle, si gode adesso le sue prime birre nella Berlino del nuovo secolo. Ha pagato un duro prezzo. Ma a differenza dei suoi soci è rimasto vivo.