“DIFENDO MARCELLO DE ANGELIS: IL VERDETTO SULLA STRAGE DI BOLOGNA È TUTTO SBAGLIATO” - IL GIORNALISTA ANDREA COLOMBO: “IL MIO PARERE, E CONOSCO LA VICENDA, È CHE TUTTE LE SENTENZE DI QUESTA STORIA SONO PROFONDAMENTE SBAGLIATE, DATO CHE NON SI BASANO SU UNA PROVA. QUINDI NON È UNA PARTE DI VERITÀ CHE VA CERCATA. MA TUTTA - DE ANGELIS HA DETTO QUELLO CHE HA SEMPRE SOSTENUTO COSSIGA E ANCHE PER NOI DI SINISTRA I NAR NON C’ENTRAVANO NULLA CON LA STRAGE - IL PRIMO A DIRE CHE I NAR ERANO INNOCENTI È STATO LUIGI CIPRIANI, UN DEPUTATO DI DEMOCRAZIA PROLETARIA NEL 1995…”

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ANDREA COLOMBO

Estratto dell’articolo di Francesco Boezi per “il Giornale”

 

Andrea Colombo, noto giornalista già al Manifesto e a Liberazione, […] Marcello De Angelis e le sue esternazioni sulla strage di Bologna. Colombo ha anche scritto più di un libro sugli Annidi Piombo, sui Nar, sugli eccidi di quegli anni […]

 

«[…] Marcello De Angelis ha esercitato un diritto costituzionale: quello di esprimere un suo pensiero. Ha detto le cose che ha detto Francesco Cossiga, che è stato presidente della Repubblica, anni fa. Le stesse che hanno sostenuto importanti magistrati come Rosario Priore. Pensa che la sentenza sia sbagliata. La presunzione che si possano chiedere le dimissioni per un pensiero corrisponde a un attentato alla libertà di espressione e di parola».

 

MARCELLO DE ANGELIS

Secondo lei la verità giudiziaria su Bologna fotografa davvero ciò che è accaduto?

«Secondo me, è il mio parere, e conosco la vicenda, le sentenze e la verità in questo caso non hanno niente a che vedere. Tutte le sentenze di questa storia sono profondamente sbagliate, dato che non si basano su una prova. Quindi non è una parte di verità che va cercata. Ma tutta».

 

Sembra che si sia entrati in una fase di giustizialismo narrativo: o quella tesi o si è fuori dai giochi.

LE SCUSE DI MARCELLO DE ANGELIS PER IL POST SULLA STRAGE DI BOLOGNA

«Esatto: giustizialismo narrativo. Queste reazioni sono assurde e gravissime. Un fenomeno che sostiene che non si possa esprimere un pensiero diverso da quella che è la verità giudiziaria. […] si attaccano a un motivo: De Angelis è il portavoce del presidente della Regione Lazio, dunque è un rappresentante delle istituzioni. E quindi non può dire quello che pensa? Ma perché? […] penso che la sentenza sia sbagliata, e penso che ci siano stati dei depistaggi».

 

Da dove nasce il modus operandi di questo scontro?

«La verità su Bologna è stata battaglia di sinistra fino al 2008. […] E per sentirsi di sinistra non bisognava essere colpevolisti per forza, come oggi […] […] Il primo a dire che i Nar erano innocenti è stato Luigi Cipriani, un deputato di Democrazia proletaria nel 1995. Il comitato «E se fossero innocenti» era composto in gran parte da esponenti di sinistra, direi al 90%. […]».

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IL POST FACEBOOK DI MARCELLO DE ANGELIS SULLA STRAGE DI BOLOGNA
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