“LA DIGNITÀ È QUALCOSA CHE VOI, DISGRAZIATI SCHIFOSI DELINQUENTI, NON POTRETE MAI AVERE, NEMMENO RUBANDOLA” – LA LETTERA APERTA DI UN UOMO CHE HA SUBITO UN FURTO IN CASA A BARI ED È STATO PRIVATO DEI RICORDI DI UNA VITA: “HAI PORTATO VIA TUTTO, MA SOPRATTUTTO GLI ULTIMI RICORDI DI MIA MADRE CHE NON C’È PIÙ, ERA CIÒ CHE RIMANEVA A ME E AI MIEI FRATELLI DI LEI. IO SONO TRA I FESSI CHE LA SERA VANNO A DORMIRE PRESTO DOPO UNA GIORNATA DI LAVORO, MENTRE TU…”
-Da "www.lagazzettadelmezzogiorno.it"
Da un nostro lettore riceviamo una «lettera aperta al ladro». Si tratta di un malvivente che sabato sera ha svaligiato la cassaforte della casa paterna, in un centro della provincia di Bari e ha sottratto tutti i ricordi di famiglia, i regali del battesimo e della cresima del nostro lettore e dei fratelli e soprattutto i ricordi della madre, che non c'è più.
Egregio signor ladro, oggi è una domenica di agosto, in cui non ho molta voglia di ridere e di scherzare, quindi ho pensato di dedicarle una lettera. Permettimi, però, di darti del tu, perché sinceramente trovo esagerato, dare del lei ad una persona di famiglia, visto che da ieri sera abbiamo oggetti in comune che ci appartengono.
Ti scrivo dopo una notte di riflessione, e soprattutto insonne. Volevo farti ragionare sulle tue losche azioni, che tu chiami lavoro, ma sono solamente un insieme di reati. Quindi pensa se ti farebbe piacere trovare casa tua a soqquadro, pensa alle persone come me che in una notte d’estate vengono sorprese dal tuo arrivo. Non ci pensi vero? Io ci penso invece. Immaginare le tue mani impegnate con la fiamma ossidrica , mentre scassinano la cassaforte, per appropriarti della mia roba mi innervosisce, ma pensare che le tue schifose braccia spingono magari una piccola vita innocente fa inorridire.
Senza dubbio questa volta ti è andata bene, avrai guadagnato qualche cosa, ma poi quando lo avrai dilapidato, immagino in fretta perché sicuramente non sai dare valore a ciò che tu non hai sudato. Io sono tra i fessi che la sera vanno a dormire presto perché sono stanchi dopo una giornata di lavoro, mentre tu starai cercando acquirenti per il tuo bottino da piazzare.
Bravo, hai portato via tutto: gioielli, gli ori miei e della mia famiglia. Ma soprattutto gli ultimi ricordi di mia madre che non c’è più, era ciò che rimaneva a me e ai miei fratelli di lei. Io non ti conosco ma tu certamente conoscevi bene la mia famiglia.
Termino la mia lettera, ringraziandoti per avermi rovinato la mia estate, per essere entrato nella mia vita senza essere richiesto ed avermi modificato l’umore a tal punto da sentire l’esigenza di scrivere una lettera, per dirti che il demonio ha rubato la dignità! E la dignità è qualcosa che voi, disgraziati schifosi delinquenti, non potrete mai avere… nemmeno rubandola!
Il tuo benefattore Massimo