“A DONALD TRUMP QUESTA INCRIMINAZIONE FA COMODO” – IL POLITOLOGO LARRY SABATO: “DEI TANTI CRIMINI CHE LO RIGUARDANO E SU CUI SI INDAGA, QUELLO DI AVER PAGATO IL SILENZIO DI UNA PROSTITUTA CON FONDI PRELEVATI DALLA CAMPAGNA ELETTORALE È CERTAMENTE IL MENO GRAVE” – “LO USERÀ PER DIPINGERSI ANCORA UNA VOLTA COME UN PERSEGUITATO: E QUESTO LO METTERÀ IN UNA POSIZIONE PIÙ AGEVOLE QUANDO ARRIVERANNO LE INCRIMINAZIONI PER I CRIMINI PIÙ GRAVI, QUELLI CHE DAVVERO HANNO MESSO A RISCHIO LA DEMOCRAZIA…”
-Estratto dell’articolo di Anna Lombardi per www.repubblica.it
"Non lasciatevi incantare dalle sue lamentele: a Donald Trump questa incriminazione fa comodo.
Dei tanti crimini che lo riguardano e su cui si indaga, quello di aver pagato il silenzio di una prostituta con fondi prelevati dalla campagna elettorale è certamente il meno grave.
Di sicuro, quello che meno preoccupa gli americani. Lo userà per dipingersi ancora una volta come un perseguitato: e questo lo metterà in una posizione più agevole quando arriveranno le incriminazioni per i crimini più gravi, quelli che davvero hanno messo a rischio la democrazia".
Larry Sabato, 70 anni, è lo stimato politologo a capo del Center for Politics dell'Università della Virginia, autore di numerosi saggi e di una newsletter seguitissima perché sempre ricca di informazioni inedite: "Sabato's Crystal Ball".
Nel comizio tenuto sabato a Waco, in Texas, l'ex presidente lo ha ripetuto: l'America rischia "morte e distruzione" se lui verrà incriminato. Teme incidenti?
"No. Il peggio per Trump deve ancora venire e non scatenerà davvero le folle per questa incriminazione. Certo, è infastidito, diciamo pure furibondo.
L'incriminazione è comunque un colpo alla sua immagine. Ma lo zoccolo duro della sua base si berrà anche l'ennesima storiella della persecuzione dei giudici. […] Dubito che assisteremo a un altro 6 gennaio, […].
Ma l'allerta resta alta. Fonti della polizia mi hanno detto che temono che i Proud Boys, organizzazione di estrema destra, possa fare attentati dinamitardi o usare bombe molotov. Hanno già un arsenale pronto e da tempo mirano a destabilizzare lo Stato".
Politicamente, l'incriminazione è cosa buona o cattiva per Trump?
"Personalmente credo che per lui sia buona e cattiva insieme. Credo sia convinto che giocherà in suo favore: gli altri aspiranti candidati dovranno far quadrato introno a lui. Tanto più con un accusatore come Alvin Bragg: newyorchese, liberal, afroamericano riassume in sé davvero tutto ciò che i conservatori odiano. […] Ma […] l'America è alle prese con problemi troppo gravi per voler rischiare di finire di nuovo di finire sull'otto volante che una sua seconda presidenza rappresenterebbe. Anche perché sarebbe un abdicare definitivo alla democrazia che siamo".
Pure il governatore della Florida Ron De Santis, che non è ancora sceso in campo ma tutti pensano sarà il principale avversario di Trump alle primarie, ha attaccato il procuratore Bragg definendolo addirittura "pagato da Soros". Allo stesso tempo ha preso le distanze...
"De Santis cammina su un filo: non può essere troppo severo con Trump perché ha bisogno dei voti della sua base. Deve assecondarli nella pantomima dell'ex presidente perseguitato. Ma deve distinguersi. E allo stesso tempo far passare il messaggio che non si può guardare sempre indietro. Bisogna costruire il futuro e dunque andare avanti". […]