“ELLY? VA BENISSIMO” - GRILLO PARLA A SCHLEIN PERCHÉ CONTE INTENDA E SFERZA "GIUSEPPI" ALLE PRESE CON IL CROLLO DEI SONDAGGI DEL M5S - "LUI TROPPO DEMOCRISTIANO? DOVETE DARGLI UN PO' DI TEMPO" - INTANTO NEL PD CRESCE IL MALCONTENTO DEI RIFORMISTI – BONACCINI DICE NO AL RUOLO DI VICE E PUNTA ALLA PRESIDENZA MA I FALCHI DELLA MOZIONE SCHLEIN LA METTONO IN GUARDIA: “COSÌ SI INSTAUREREBBE UNA DIARCHIA E A TE NON CONVIENE”
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Estratto dell'articolo di Maria Teresa Meli per il Corriere della Sera
Nel Pd è stallo. Finché non si scioglierà il nodo della presidenza la situazione rimarrà questa. Bonaccini infatti ha declinato l’offerta dell’incarico di vice rivoltagli da Elly Schlein. I suoi l’hanno vissuta come «una provocazione». È al ruolo di presidente, semmai, che il governatore direbbe di sì. Ma i «falchi» della mozione Schlein hanno messo in guardia la loro leader: «Così si instaurerebbe una diarchia e a te non conviene».
Non che lei avesse bisogno di questi consigli. Il 3 marzo ha detto a Bonaccini che entro 48 ore gli avrebbe dato una risposta. E ancora ieri sera i due non si erano sentiti. Tanto che qualcuno pensa che il governatore alla fine potrebbe «incastrare» Schlein accettando quello a cui aveva detto di no: la vicesegreteria.
Comunque alla fine la leader dovrà usare il cellulare e chiamare Bonaccini perché il 12 in un’assemblea nazionale in cui non ha una larga maggioranza bisognerà eleggere il nuovo presidente del Pd. Il clima nonostante i sorrisi e le rassicurazioni di rito non è dei migliori. Ieri il governatore ha riunito i suoi e ha fatto una promessa: «Io non voglio fare correnti, ma sarò il federatore di quest’area». Quindi, qualsiasi cosa scelga di fare Schlein, Bonaccini, presidente o no, resterà in campo.
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Infine, il tema delle alleanze, qualcuno tra i suoi aveva sconsigliato Schlein di affrontarlo, per non entrare nel tunnel del «Conte sì, Renzi no», vanificando tutto il lavoro per ridare un’identità al Pd. Calenda, comunque, ieri ha semplificato almeno un aspetto del dilemma: «Nessuna alleanza politica è possibile con il Pd di Schlein». In compenso arriva l’endorsement di Beppe Grillo: «Elly va benissimo. Le nostre idee vanno avanti con altri nomi». Conte non sarà contento.